E’ il pentito Mariano Vasapollo nel 2022 a ricostruire come funziona la piazza di spaccio del Parco Verde: “Attualmente nel Parco Verde vi sono attive 5 piazze su strada, che curano la vendita di crack, kobret, cocaina, fumo ed erba nel Parco Verde, e sono gestite dal clan Ciccarelli, tramite singoli capi piazza, su cui riferirò successivamente. Preciso che queste piazze sono direttamente gestite da Ciro e Giovanni Ciccarelli, nel senso che i singoli capi piazza devono chiudere i conti con loro e dare a loro i profitti; ovviamente la droga viene fornita ai capi piazza da Ciro e Giovanni Ciccarelli. Inoltre, vi sono circa altre 10 piazze che vendono solo cocaina al Parco Verde in appartamenti. I clienti si recano direttamente presso tali abitazioni. In questo caso i gestori sono autonomi, ma hanno l’obbligo di acquistare la cocaina dal clan Ciccarelli, ossia in questo momento da Giovanni Ciccarellie Ciro Ciccarelli figlio di Salvatore. Non so però quali siano i loro canali di approvvigionamento dello stupefacente.
I proventi ricavati vengono incassati dai Ciccarelli e una parte viene suddivisa tra i singoli capi piazza, altra parte viene erogata per il mantenimento dei carcerati e delle loro famiglie affiliate alla famiglia Ciccarelli. Quando ero libero gli affari relativi alla gestione delle piazze di spaccio ammontavano a circa 150.000 € al mese. La droga veniva pagata circa 42.000 euro al kilogrammo, somma inferiore rispetto a quella pagata dagli altri gestori”.