Il documentario “Camorra” di Francesco Patierno, andato in onda in seconda serata su Rai3 martedì 4 settembre 2018, è stato visto da 229.000 telespettatori, pari al 4.15% di share. Il regista partenopeo ha deciso di tornare a scavare nei materiali di repertorio dedicati alla sua città per fornire una “storia emotiva” della camorra.
Concentrandosi sul periodo compreso tra gli anni ’60 e ’90, il regista mette insieme tg d’epoca, telecamere di sorveglianza, interviste, reportage su Napoli e altro materiale delle Teche Rai individuando i momenti chiave dell’evoluzione del crimine organizzato partenopeo partendo da uno sguardo sulle origini. Tra le prime, agghiaccianti immagini del film assistiamo a un omicidio a sangue freddo fuori da un bar ripreso dalle telecamere di sorveglianza che registrano anche la reazione indifferente dei testimoni, giusto per dare il “sapore” di ciò che stiamo per vedere.
Particolare il focus sulla Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo. Interessante notare come dalle interviste a Cutolo, alla sorella e ai compaesani si evinca una mitologia nata intorno alla figura del boss, che preferisce sminuire pubblicamente il suo ruolo e ama paragonarsi a Robin Hood.