Famosi, anzi famossisimi sui social, tanto da diventare virali, ma a volte cadono in guai giudiziari. Stiamo parlando delle star social, in particolare quelle di TikTok. A livello nazionale è noto il caso di Chiara Ferragni, nei guai per alcune pubblicità occulte alle sue aziende. Ma il fenomeno di influencer e personaggi famosi sulle varie piattaforme social che hanno avuto problemi con la giustizia è molto diffuso a Napoli e provincia. L’ultimo in ordine di tempo è Pasquale Manna, il cui salone è stato preventimante sequestrato e lui denunciato (leggi qui). Nei giorni scorsi a finire nei guai era stato anche Domenico Ferraro (leggi l’articolo) noto tiktoker di Parete e venditore di orologi sui social. E’ stato trovato in possesso di una pistola rubata nel 2009, munizioni e un tesoro tra contanti (in parte nascosti dietro una parete in cartongesso) e orologi.
La perquisizione domiciliare è scattata dopo l’arresto di Ferraro, trovato in possesso di una pistola, una Beretta calibro 7×65 con caricatore inserito, risultata rubata nel 2009. L’arma era nel cassetto di una scrivania. Al tiktoker sono stati sequestrati anche 96 orologi di varie marche prestigiose privi di garanzie e attestati di provenienza, per un valore stimato in circa un milione di euro.
In un’altra stanza della casa sono stati trovati ulteriori 122.000 euro in banconote di vario taglio, oltre a numerose garanzie, apparentemente false, e diverse componentistiche di orologi griffati (ghiere, quadranti, etc.) risultate contraffatte ed utilizzate, presumibilmente, per la clonazione di orologi di valore. Per questo, oltre all’arresto in flagranza, Ferraro è stato anche denunciato per ricettazione, riciclaggio e contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi ovvero di brevetti, modelli e disegni. Secondo gli investigatori gli orologi, che sembrerebbero essere autentici, sarebbero stati importati eludendo le norme doganali e quindi sarebbero frutto di contrabbando. Il 43enne è stato arrestato in flagranza con l’accusa di detenzione illegale di arma da fuoco clandestina con relativo munizionamento e ricettazione.
Nelle scorse settimane, sempre a Qualiano, era stato denunciato “Alfredo o’ chiatt” (LEGGI L’ARTICOLO), con circa 140mila followers su TikTok. Posta frequentemente contenuti video che riescono a totalizzare oltre un milione di like. Vende tantissimi prodotti a prezzi vantaggiosi. Ma rubava l’energia elettrica all’Enel. È quanto hanno scoperto i carabinieri in provincia di Napoli, precisamente a Qualiano. Agli arresti è finito un commerciante, noto sui social con il soprannome di “Alfredo o’ chiatt”. “Buongiorno, buongiorno, buongiorno”. Questo l’inizio dei suoi caratteristici video che continuano con la presentazione ai follower-consumatori delle offerte, tra cui moltissimi 3×2 a prezzi stracciatissimi. I social, però, che aveva deciso di utilizzare per veicolare la pubblicità del suo negozio, alla fine gli si sono rivoltati contro. Infatti è stato proprio il clamore attirato dalle performance del tiktoker a indurre le forze dell’ordine a effettuare alcuni controlli accurati sul suo conto. I militari dell’arma, insieme con i tecnici dell’Enel, hanno deciso così di fare una visita al minimarket del 44enne a Qualiano. Gli accertamenti hanno consentito di constatare la manomissione del contatore elettrico: il connettore di limitazione era stato rimosso facendo in modo che potesse consumare l’energia elettrica senza pagare. Con questo Alfredo aveva procurato un danno economico alla società fornitrice dell’energia elettrica solo di qualche centesimo inferiore ai 6mila euro. Il commerciante aveva consumato senza pagare, è stato calcolato, quasi 33mila chilowattora di corrente tra l’ottobre 2022 e il 30 maggio 2024. Non solo, i carabinieri hanno scavato più a fondo scoprendo che il tiktoker aveva dei precedenti specifici: si era già reso protagonista dello stesso reato. Ma non finisce qui. Dalla sua fedina sono emersi anche reati contro il patrimonio, come rapina e ricettazione, il contrabbando di sigarette, le minacce, le lesioni e anche maltrattamenti in famiglia.
Altri personaggi denunciati, per vari reati, sono Patrizio Chianese (leggi l’articolo) venditore di panini, e Mucella (leggi l’articolo), venditrie di spighe.
Come non ricordare anche la figura di Sabino Edificante (LEGGI L’ARTICOLO), 37enne di Afragola, detto ‘o malese L’uomo, diventato anche una ‘star’ di TikTok, doveva scontare cinque anni di reclusione perché destinatario di un ordine di cattura. Sui social sfoggiava tutta la sua ricchezza, spesso, mostrando al suo pubblico banconote di ogni tipo, truffando i suoi clienti – quelli adescati per strada – vendendo loro della frutta a prezzi esorbitanti. O’ Malese le sue vittime le ha sempre scelte con attenzione: perlopiù si tratta di anziani solitari, a volte seguiti fino a casa e altre ancora truffate fuori chiesa, nel corso di un funerale.
Poi c’è il precedente di Loredana Belluno (leggi l’articolo) finita nei guai insieme al marito dopo un blitz dei carabinieri in cui fu trovata in casa con droga e soldi.
Fu denunciato anche il tiktoker Michele Napolitano di Melito per atti persecutori: insulti e minacce a 16enne. Fu accusato di aver alimentato la gogna mediatica nei confronti del giovanissimo. Napolitano è stato denunciato per atti persecutori dai carabinieri, dopo che il 16enne assieme al padre si era presentato in caserma per raccontare il tutto ai militari dell’Arma.
La storia inizia durante una banalissima partita in multiplayer online a Grand Theft Auto, noto videogioco molto apprezzato in ogni parte del globo. Partite che ogni giorno vengono giocate da milioni di persone, e che molto spesso vedono incrociarsi anche giovani e meno giovani di paesi e città vicine tra loro.

