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sabato, Maggio 4, 2024
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Camorra Aversa. Si ribellò ai boss, Zagaria e Iovine decretarono la sua morte

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Al termine di un’indagine coordinata dalla procura antimafia di Napoli, i carabinieri del nucleo investigativo di Caserta e della sezione di polizia giudiziaria di Napoli hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di quattro indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di concorso in omicidio, tentato omicidio, detenzione e porto illegale di arma da fuoco aggravati dal metodo e finalità mafiose. L’indagine, avviata nel 2016, anche a seguito di alcune dichiarazioni di collaboratori di giustizia – quali Antonio IovineBruno LanzaGiuseppe Misso e Salvatore Orabona – ha consentito, attraverso una laboriosa attività di riscontro, di far luce su due episodi delittuosi avvenuti il 20 luglio 2001 nell’agro aversano, a distanza di pochi minuti l’uno dall’altro.

Gli accertamenti condotti hanno consentito di appurare che gli allora latitanti Antonio Iovine e Michele Zagaria avevano stabilito che Raffaele Della Volpe, capozona su Aversa, doveva essere eliminato poiché aveva costituito un suo gruppo criminale che aveva cominciato a muoversi in autonomia, omettendo di versare al clan dei casalesi il provento delle estorsioni. Così venne organizzato un gruppo di fuoco che, il 20 luglio 2001, dopo aver incrociato ad Aversa l’auto su cui viaggiava Della Volpe, aprì il fuoco, ma la vittima riuscì a scampare all’attentato anche perché i killer non proseguirono nell’azione delittuosa in quanto notarono la presenza in macchina della moglie e della figlia di pochi mesi. Poco dopo, il gruppo criminale, durante il tragitto di ritorno verso San Cipriano d’Aversa, avendo riconosciuto in un autolavaggio di San Marcellino Nicola Villano, ritenuto vicino a Della Volpe, gli esplose contro numerosi colpi di arma da fuoco, uccidendolo.

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Dalle attività investigative è emerso che i mandanti furono Antonio Iovine e Michele Zagaria, gli esecutori materiali Cristofaro Dell’Aversano e Vincenzo Conte, mentre Claudio Giuseppe Virgilio ebbe il compito di agevolare negli spostamenti i componenti del gruppo di fuoco.

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