Continuano le indagini sul caso di Denise Pipitone e per la prima volta dopo 17 anni parla il papà della bimba scomparsa a Mazara del Vallo. L’uomo durante la trasmissione Quarto Grado ha ricordato i momenti spensierati vissuti con la figlia. Tra questi, quando lo chiamava papà e gli diceva che gli voleva bene. Momenti indelebili per Tony Pipitone che non ha mai smesso di pensare a lei. Il giorno in cui è scomparsa Denise racconta di aver subito preso la macchina per andarle a cercarla.
Le parole del padre di Denise Pipitone
«Non sapevo cosa pensare, non si era mai allontanata da casa, ho girato strade a casaccio». Nel corso della trasmissione l’uomo ha deciso di lanciare un messaggio alla bambina, dicendo che appena si potranno riabbracciare la porterà a prendere un gelato.
Nel corso del programma l’inviata ha mostrato alcuni listelli di legno del controsoffitto che sarebbero state tolte dagli inquirenti durante le perquisizioni dei giorni scorsi nell’appartamento di Anna Corona. Dopo anni di stasi si è tornati ad analizzare la situazione della famiglia Corona e sono emersi dettagli importanti. Intercettazioni e piccoli elementi che pare, nel 2004 quando scomparì Denise, non furono tenuti in considerazione ai fini delle ricerche e del processo.
Svelato il contenuto della lettera anonima
Potrebbe rappresentare una svolta importantissima sul caso Denise Pipitone, la lettera anonima che ha ricevuto l’avvocato Giacomo Frazzitta. A distanza di 17 anni, durante i quali non sono mancati l’omertà, le incognite sulla vicenda e tanti silenzi, una persona si sarebbe fatta avanti. E l’avrebbe fatto scrivendo una lettera di proprio pugno, sulla quale ha fatto luce ‘Mattino 5‘, la trasmissione che ha rivelato alcuni dettagli sul contenuto giudicate, tra l’altro, attendibili.
A scrivere la lettera sarebbe stato un testimone oculare, che ha raccontato di aver visto la piccola Denise Pipitone in un momento successivo alla sua scomparsa, avvenuta il primo settembre 2004. Nel testo si fa riferimento anche ad un dettaglio in particolare: viene vitata, infatti, riferimento ad una persona mai indagata prima durante tutti questi anni.