Alla fine Franco Alfieri ha ceduto, rasssegnando le dimissioni da sindaco di Capaccio Paestum e presidente della Provincia di Salerno.
Il passo indietro dell’esponente del Partito Democratico è arrivato poche ore dopo che la Cassazione aveva respinto il ricorso per l’annullamento degli arresti domiciliari, a cui è ristretto il primo cittadino dallo scorso ottobre dopo essere finita al centro di un’inchiesta giudiziaria con l’accusa di di corruzione e turbata libertà degli incanti, relativamente agli appalti per l’adeguamento, ampliamento ed efficientamento energetico dell’impianto di pubblica illuminazione comunale e per i «lavori di adeguamento e riqualificazione energetica della pubblica illuminazione stradale.
Franco Alfieri ha una lunghissima carriera politica alle spalle e detiene anche un singolare record: quello di essere stato sindaco di ben tre Comuni: prima Torchiara, poi Agropoli ed infine Capaccio-Paestum.
Nel 2016 l’ormai fascia tricolore finì alla ribata delle cronache per le parole usate dal presidente dellea Regione Vincenzo De Luca che gli costarono il soprannome di “Re delle fritture”. Durante la campagna referendaria – il Governatore elogiò la capacità di Alfieri di raccogliere consensi sul territorio, esortandolo ad offrire, tra le altre cose, anche una frittura di pesce per convincere i cittadini a votare. In quella circostanza la Procura aprià anche un fascicolo, salvo poi procedere alla successiva archiviazione.
Dimissioni Franco Alfieri, la missiva del politico ai domicialiari dallo scorso ottobre
“È con immensa sofferenza e tristezza, ma travolto dal senso di responsabilità, che comunico le mie irrevocabili dimissioni dalla carica di sindaco della città di Capaccio Paestum e, di conseguenza, da Presidente della Provincia di Salerno. Con fiducia ho atteso la decisione della Suprema Corte di Cassazione, ma invano. Ho capito che per ottenere giustizia e per far emergere la verità c’è bisogno di tempo e di fasi diverse, quel tempo in cui non è giusto ed opportuno coinvolgere Enti e Comunità amministrate. Enti e Comunità che debbono proseguire il cammino di progresso, sviluppo e crescita avviati in questi faticosi ma avvincenti anni, senza essere condizionati dalle mie azioni, decisioni e comportamenti. Per tutto ed in particolare per questi mesi, di mia assenza, voglio ringraziare tutti gli amministratori, i dipendenti e tutti coloro che a vario titolo hanno proseguito con responsabilità, pur in una condizione di estrema difficoltà, lo straordinario lavoro programmato e avviato teso al “Bene Comune”. Voglio, non per ultima, ringraziare la Comunità di Capaccio Paestum che, in questi anni, mi ha tributato quella fiducia e stima, essenziali, per spendere tutta la mia passione, coraggio e determinazione di cui ero capace. Stessa cosa per tutti gli amministratori salernitani che mi hanno dato il grande prestigio di essere Presidente di una Provincia tra le più importanti d’Italia. Sono certo e convinto che il tempo restituirà la verità, pur vivendo tutta l’amarezza di aver pagato tutto prima ancora che il processo avesse inizio. Con immutata stima e affetto”.