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domenica, Aprile 28, 2024
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Disastro ambientale ad Airola, l’Arpac indaga sul materiale bruciato

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Disastro ambientale ad Airola, l’Arpac indaga sul materiale bruciato. Dal tardo pomeriggio odierno, tecnici del Dipartimento di Benevento sono al lavoro per svolgere indagini ambientali. Scaturite dall’incendio che si è sviluppato nelle ore immediatamente precedenti nella zona industriale di Airola, interessando i capannoni della Sapa, azienda che produce componenti in plastica per settore automotive.

RICOGNIZIONE SUL LUOGO DELL’INCENIDO

Il personale dell’Agenzia ha effettuato una attenta ricognizione dello stato dei luoghi. Individuata la tipologia di materiale assoggettato all’incendio, le modalità costruttive dell’edificio coinvolto. Nonché il contesto antropico e ambientale in cui è ubicato il sito colpito dalle fiamme. Di conseguenza, sono state impartite ai soggetti competenti le prescrizioni tecnico operative finalizzate a minimizzare gli impatti ambientali derivanti dalle attività di spegnimento.

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TECNICI AL LAVORO

Sulla base dell’esame dei materiali soggetti all’incendio, i tecnici Arpac stanno procedendo ad installare, nei pressi del sito, in posizioni significative, campionatori passivi a simmetria radiale. Lo scopo principale è di rilevare le concentrazioni di COV (composti organici volatili) aerodispersi.

ARPAC AD AIROLA

Arpac sta inoltre procedendo a installare un campionatore ad alto flusso per la determinazione della concentrazione di diossine e furani aerodispersi.
L’Agenzia sta valutando inoltre, in base all’evoluzione del quadro dei dati disponibili, di posizionare un laboratorio mobile. Al fine di integrare il monitoraggio della qualità dell’aria nel territorio interessato dall’incendio.
Per completare il quadro informativo derivante dalla strumentazione posizionata nei pressi del sito dell’incendio, potranno essere utilizzati anche i risultati forniti dalle stazioni della rete di monitoraggio stabilmente operativa sul territorio.

Nei prossimi giorni, inoltre, si provvederà al campionamento dei suoli superficiali (top soil), in terreni situati lungo la direzione di prevalente dispersione della colonna di fumo generata dall’incendio, per valutare eventuali impatti da ricaduta del particolato originato dalla combustione. I risultati delle attività in corso saranno pubblicati non appena disponibili.

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