Domani sarà abbattuto il covo dove per anni si è nascosto il superlatitante della camorra casertana Michele Zagaria, sito in via Mascagni a Casapesenna. Il bunker verrà tombato dai vigili del fuoco mentre l’abitazione, appartenuta alla famiglia Inquieto, andrà giù con le ruspe pagate dalla Regione, che consegneranno alla memoria storica quello che fu il covo di Zagaria.
Domani l’abbattimento del covo di Zagaria, presente il ministro Piantedosi
Saranno tutti presenti domani all’abbattimento del covo di Zagaria, i sindaci del circondario giudiziario di Napoli Nord – 19 comuni del Casertano, tra cui lo stesso comune di Casapesenna, e altrettanti del Napoletano – tra cui il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
Come riportato dall’Ansa, proprio al ministro Piantedosi i sindaci presenti chiederanno di intervenire subito per aumentare il numero di forze dell’ordine e di poliziotti municipali per poter garantire un controllo efficace del territorio e arginare l’illegalità tanto diffusa in queste zone, che peraltro ricadono anche nella cosiddetta Terra dei Fuochi. Gli amministratori chiederanno anche di intervenire sul ridotto numero di magistrati e dipendenti amministrativi di cui soffre praticamente dalla nascita (settembre 2013) il tribunale di Napoli Nord, dove proprio le croniche carenze di personale costringono i magistrati a fissare udienze, soprattutto nel penale, al 2026.
L’iniziativa del sindaco di Aversa
Qualche giorno fa, su iniziativa di Alfonso Golia, sindaco di Aversa, seconda città del Casertano dove ha sede il Tribunale di Napoli Nord, i sindaci del circondario firmarono una lettera di sollecito ad intervenire che oggi sarà inviata al Viminale, e che domani una piccola delegazione di sindaci consegnerà direttamente nelle mani del Ministro.
Queste le parole del sindaco Golia: “Solo attraverso una giustizia certa e più rapida può crescere la fiducia dei cittadini nello Stato, così come la percezione di sicurezza nelle comunità può aumentare mediante l’impiego di un maggior numero di operatori delle forze dell’ordine sul territorio, comprese le polizie locali. Siamo ben consapevoli che solo favorendo un’economia legale, insieme a politiche attive volte a ridurre le diseguaglianze e le povertà educative, possiamo sottrarre manovalanza alle mafie e alla criminalità comune. Non c’è libertà senza giustizia: uniamoci tutti al grido di allarme che arriva dai nostri territori”.
