Gli spari di Natale non sono stati ancora dimenticati. La cittadina sta ancora provando a voltare pagina definitivamente. Siamo a Parete, piccolo centro abitato incastrato tra Giugliano ed Aversa. Qui, lo scorso dicembre, un ragazzo, Luigi Pellegrino, rimase gravemente ferito per colpi d’arma da fuoco. Il ragazzo non è un camorrista, né un delinquente. E’ semplicemente un cittadino come gli altri, colpevole di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliatissimo. Qui vi abbiamo raccontato la storia di Luigi. Il colpevole non è stato ancora identificato, nonostante le indagini abbiano coinvolto anche la scientifica e i reparti speciali. Parete cadde in uno stato di stupore e rabbia, di incredulità e dolore. Col passare dei giorni, però, il clamore è svanito. Luigi Pellegrino sta meglio e Parete ha ricostruito la sua tranquillità.
Gli spari che hanno trascinato Parete nell’incubo
Fino a questa mattina. Qualcuno ha sentito degli spari ed ha allertato le forze dell’ordine. In poco tempo, la notizia ha percorso tutti i vicoli della cittadina, riportando la paura e il disappunto. Le ricostruzioni dicono che a sparare sia stato un imprenditore della zona, titolare di un lido sul Litorale Domitio. Ha esploso diversi colpi di Revolver calibro 38 mentre era nel giardino della villetta dove abita sua madre. Come riportano anche i colleghi de il Mattino, pare che l’uomo si sia sentito minacciato e abbia sparato per paura. Gli uomini delle forze dell’ordine hanno evidenziato un particolare non trascurabile: l’uomo, in passato, ha denunciato sia il clan Bidognetti che il clan Esposito di Sessa Aurunca. Non è chiaro se i quattro uomini – uno dei quali armato – che l’imprenditore dice di aver visto a ridosso del giardino dove si trovava siano collegati ai clan. Il processo contro i Bidognetti è ancora in corso.
