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venerdì, Aprile 26, 2024
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Droga e usura per il clan di camorra, arrestati marito e moglie

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Droga e usura per il clan di camorra, arrestati marito e moglie.  Venerdì a Francavilla al Mare, il personale appartenente alla Squadra Mobile della Questura di Chieti, ha tratto in arresto una coppia di coniugi di origine casertana da qualche mese  domiciliata nella cittadina rivierasca. L’uomo di anni 52 e la donna di anni 49, erano entrambi colpiti da un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Napoli dovendo scontare la pena ad anni 4 e mesi 9 di reclusione il marito e ad anni 5 mesi 3 e giorni 11 la moglie.

Entrambi condannati in via definitiva per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e per usura, il marito anche per corruzione ed incendio. Per tutti i reati è stata riconosciuta l’aggravante dell’appartenenza ad associazione di tipo camorristico.

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CLAN BELFORTE DI MARCIANISE

I fatti si riferiscono al 2015 allorquando la Dda di Napoli, in esito ad attività di indagine esperita dalla Polizia di Stato di Caserta, emise un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di 16 persone appartenenti ad una organizzazione criminale dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti in particolare hashish e cocaina prevalentemente nel Comune di  Marcianise. Tale organizzazione era gestita proprio dall’uomo arrestato a Francavilla al Mare, appartenente al clan Belforte di Marcianise.

L’uomo, insieme alla moglie,  aveva organizzato un sistema capillare di vendita di stupefacente utilizzando anche un esercizio commerciale da lui  gestito in quella località.  Nei confronti dell’arrestato, già sottoposto alla Misura di Prevenzione della Sorveglianza Speciale con obbligo di soggiorno nel Comune di Francavilla al Mare, il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha recentemente disposto la  confisca di tutti i beni di sua proprietà, già sottoposti a sequestro. Gli arrestati dopo le formalità di rito sono stati condotti rispettivamente presso le Case Circondariali di  Lanciano e Teramo per l’espiazione della pena.

 

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