Si è spento all’età di 88 anni Gianni Punzo, figura carismatica e protagonista indiscusso dello sviluppo economico del Sud Italia. Imprenditore instancabile, già presidente del CIS di Nola e tra i fondatori della compagnia ferroviaria ad alta velocità Italo, Punzo ha dedicato la vita a costruire realtà capaci di trasformare il volto dell’economia meridionale, lasciando un’eredità di innovazione e crescita.
Nato a Napoli, muove i primi passi nel mondo del lavoro giovanissimo, affiancando il padre nell’azienda di famiglia nel settore tessile. Nel 1960, insieme al fratello Pasquale, fonda la F.lli Punzo, dando il via a una brillante carriera imprenditoriale. Con la nascita della Puntex SpA, si afferma nel settore della grande distribuzione, dimostrando un talento straordinario nell’interpretare i cambiamenti del mercato.
La sua visione innovativa trova piena espressione nel 1977, quando contribuisce in modo determinante alla nascita del CIS di Nola, il più grande centro commerciale all’ingrosso d’Europa, inaugurato nel 1986. Oggi il CIS conta oltre 300 aziende e dà lavoro a circa 4.000 persone, rappresentando un modello di successo per il commercio all’ingrosso italiano. Un anno dopo, nel 1987, fonda la CISFI SpA, dando vita all’Interporto Campano, hub logistico intermodale strategico per l’intero Centro-Sud.
Nel 2007 inaugura il Vulcano Buono, centro commerciale ideato dall’architetto Renzo Piano, confermando la sua vocazione a unire impresa, architettura e territorio. È stato anche tra i promotori della Banca Popolare di Sviluppo e cofondatore di NTV-Italo, rafforzando il legame tra commercio, trasporti e modernizzazione del Paese. Per il suo contributo al lavoro e allo sviluppo economico è stato insignito del titolo di Cavaliere del Lavoro e ha ricevuto una laurea honoris causa in Management aziendale dall’Università Parthenope di Napoli.
Grande appassionato di sport, Punzo ha ricoperto anche il ruolo di vicepresidente del Napoli Calcio durante la presidenza di Corrado Ferlaino, mantenendo sempre vivo il legame con la sua città e la sua cultura.
Gianni Punzo lascia la moglie Geppina e i figli Lucio, Amalia e Simona, che ne raccoglieranno l’eredità imprenditoriale, custodendo il suo spirito visionario e la sua instancabile determinazione. Il suo nome resterà indissolubilmente legato a una stagione di rinascita per il Mezzogiorno e all’idea che l’innovazione possa essere motore di sviluppo e coesione.