È morto ieri durante una gara del campionato internazionale di Road Racing a Frohburg in Germania il pilota e youtuber Luca Salvadori originario di Milano. I genitori “straziati dal dolore” hanno dato l’annuncio sui social del trentaduenne spiegando che “ieri durante una gara dell’IRRC in Germania Luca è stato coinvolto in un incidente per lui mortale. “Ci ha lasciati – hanno aggiunto – inseguendo la sua passione”.
Al papà di Luca, Maurizio Salvadori, fondatore della Trident Agency, poi diventata Trident Music che si è occupata di management e tour di artisti come Jovanotti, Baby Gang, Laura Pausini e Gianni Morandi, sono arrivati massaggi di cordoglio di artisti con cui ha lavorato.
“Ci stringiamo a Maurizio Salvadori, caro amico e nostro primo manager, in un momento terribile come è quello della perdita di un figlio” hanno scritto sui social i Pooh. “Un figlio – hanno aggiunto – è un dono benedetto e tutti noi, da genitori, non possiamo che stringerci a Maurizio, in silenzio, con rispetto per il dolore, per questa tragedia che ha spento il sorriso di un ragazzo meraviglioso ed entusiasta della vita”.
CHI ERA LUCA SALVADORI
Il giovane italiano era cresciuto nel campo del motorsport fin da bambino: il padre Maurizio è fondatore e direttore della Trident Motorsport, scuderia automobilistica attiva in Formula 2, Formula 3 e Formula Regional. Salvadori aveva fatto il suo esordio in pista nel 2009, nel Campionato Italiano Velocità, per poi proseguire la sua carriera dividendosi tra l’attività di pilota e quella di youtuber, dove negli anni aveva riscontrato grande successo con un canale YouTube da più di 500.000 iscritti. Nel 2023 era arrivato il suo esordio nel Motomondiale per disputare la stagione di MotoE con Pramac Racing. Costretto a chiudere la stagione in anticipo a causa di un infortunio che non gli ha permesso di disputare gli ultimi tre weekend dell’anno, Salvadori era tornato attivo nel 2024 con un programma fittissimo di appuntamenti: aveva infatti deciso di continuare l’impegno su pista con il National Trophy 1000 e, parallelamente, di iniziare a gareggiare su strada sia nella Salita che nell’International Road Racing Championship.