Erano stati espulsi dall’Italia con l’accusa di terrorismo nel 2022. Oggi tre anni dopo per il tribunale di Perugia l ‘accusa è ritenuta insussistente, ora richiedono un risarcimento di due milioni di euro.
Espulsi per errore
L”iniziativa legale è intrapresa da quattro nordafricani, tre marocchini (due di 39 anni, e uno di 57 anni) e un tunisino (di 47 anni). A causa dell’essere espulsi con accuse rivelatasi infondate, sono stati costretti ad abbandonare le famiglie, che dall’oggi al domani, sono rimasti senza alcun sostentamento. Avevano tutti il permesso di soggiorno, lavoravano per sostenere le loro famiglie ed erano genitori di figli minorenni nati in Italia.
Gli avvocati Hilarry Sedu e Eduardo Cante, legali dei quattro immigrati, hanno affermato “quest’errore giudiziario ha cagionato loro gravissimi danni, patrimoniali e non patrimoniali. Soprattutto, alle famiglie le quali dipendevano dai redditi di ciascuno di loro”. “Lo Stato deve riconoscere e ammettere quando sbaglia e deve ripristinare le sofferenze dei minori ai quali ha strappato dei genitori già integrati nel contesto sociale italiano. Deve far sì che questi minori non crescano con il risentimento nei confronti della bandiera italiana perché non si devono ripetere le tragedie avvenute nelle banlieue francesi”, sottolinea l’avvocato Hilarry Sedu