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giovedì, Aprile 18, 2024
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Ex attore di ‘Gomorra’ cacciato di casa per un debito di droga, subito a processo i suoi aguzzini

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Subito a processo i presunti estorsori di Salvatore Abruzzese, il famoso Totò della serie tv Gomorra. Questa la decisione del giudice per le indagini preliminari Linda D’Ancona per Leopoldo Marino e Carmine Pandolfi. L’ex attore fu costretto a lasciare la sua casa a Scampia perché aggredito da due persone, indicate come vicine al clan Notturno, destinatarie di un’ordinanza di custodia cautelare eseguita dai carabinieri lo scorso settembre. I due sono gravemente indiziati di estorsione e lesioni aggravate dal metodo camorristico. Dagli accertamenti effettuati dai militari di Scampia insieme a quelli del nucleo ispettorato del lavoro di Napoli emerse inoltre che Pandolfi ha percepito il reddito di cittadinanza fino ad agosto del 2021, poi il suo beneficio è stato bloccato. Invece Marino faceva parte di un nucleo familiare percettore dell’assegno mensile fino all’agosto scorso, cioè alla termine dei 18 mesi. I fatti imputati agli indagati risalgono a luglio 2021.

LE INDAGINI DELLA DDA

Secondo quanto ricostruito dalle indagini, dirette dalla Direzione distrettuale antimafia, i due uomini, nel mese di luglio del 2021, si sarebbero presentati più volte nell’abitazione del giovane, allora sottoposto agli arresti domiciliari a Scampia, minacciandolo con il pretesto di ottenere la restituzione di un presunto debito di 60 euro contratto tempo prima. In realtà volevano costringere Abruzzese e la mamma a lasciare l’abitazione dove risiedevano, infatti, erano i legittimi assegnatari. Tre gli episodi estorsivi documentati, durante l’ultimo dei quali le vittime furono costrette a consegnare agli indagati le chiavi dell’appartamento ed a liberarlo subito.

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Abruzzese interpretò Totò nel film Gomorra girato da Matteo Garrone. Il personaggio è un giovane garzone di una salumeria che consegna la spese alle donne residenti nelle Vele di Scampia. Il giovanissimo si trova in mezzo al conflitto a fuoco tra due clan dopo lo scoppio della faida. Dunque i killer usano Totò per attirare in trappola la mamma di un giovane affiliato nemico, interpretata dall’attrice-cantante Maria Nazionale, che non vuole lasciare la sua abitazione. Infatti i camorristi fanno uscire allo scoperto la donna approfittando della fiducia da lei riposta in Totò

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