Emanuela Belcuore favorì a un detenuto in cambio di scarpe di lusso, perciò, la Garante dei Detenuti ha patteggiato la pena a un anno e dieci mesi di reclusione. Lo scorso luglio è stata indagata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere per corruzione e altri reati.
Dunque si è conclusa in tempi rapidissimi la vicenda giudiziaria che coinvolse Belcuore e che finì sotto i riflettori nazionali alcuni mesi fa. Pochi giorni dopo la perquisizione a suo carico, Belcuore si dimise dall’incarico di garante dei detenuti.
LE CONVERSAZIONI
Il GUP Daniela Vecchiarelli ha disposto per Belcuore il patteggiamento a un anno e dieci mesi di reclusione e al pagamento di duemila euro per risarcimento danni. Secondo la Procura di Santa Maria Capua Vetere, guidata dal procuratore Pierpaolo Bruni, Belcuore avrebbe intrattenuto conversazioni telefoniche con un detenuto del carcere di Santa Maria Capua Vetere che deteneva illecitamente un cellulare.
Per i PM, l’ex garante avrebbe avvisato il detenuto delle perquisizioni in cella per consentirgli di nascondere il cellulare e si sarebbe, inoltre, prodigata per fargli ottenere una relazione di servizio positiva. In cambio, Belcuore avrebbe ottenuto somme di denaro e anche regali tra i quali scarpe di lusso presente nel negozio della sorella del detenuto.