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Funicolare Centrale, altri due giorni di stop: disagi e proteste

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La Funicolare Centrale resterà chiusa per due giorni, martedì 27 e mercoledì 28 maggio. Lo ha comunicato ANM, spiegando che la chiusura è necessaria per consentire l’attuazione dei programmi di monitoraggio degli impianti a fune da parte di Ansfisa, l’agenzia nazionale per la sicurezza delle infrastrutture.

Funicolare Centrale ferma

Lo stop della funicolare si aggiunge a una lunga serie di interruzioni improvvise registrate solo nell’ultimo mese: il 30 aprile, il 6, 7 e 23 maggio l’impianto si è bloccato senza preavviso, sempre nelle ore di maggiore affluenza. A ciò si somma la recente chiusura di sei giorni durante il ponte del 25 aprile per la sostituzione del cavo trainante. Una situazione che sta generando crescente malcontento tra studenti, lavoratori e turisti, costretti ogni volta a trovare soluzioni alternative spesso inefficaci.

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Ci è stato detto stamattina da un avventore. Una notizia che ci è veramente piovuta così dal cielo. Probabilmente l’ennesimo guasto“, così dichiara la banconista del Time Café, bar della Funicolare.

Il servizio sostitutivo predisposto da ANM prevede soltanto una navetta ogni 20 minuti tra le 7:00 e le 22:00, con partenza da piazza Vanvitelli e percorso lungo via Kerbaker, via Cimarosa, via Sanfelice e via Palizzi. Una copertura limitata che non servirà le stazioni di Corso Vittorio Emanuele e piazzetta Ducad’Aosta, lasciando scoperta una parte significativa dell’utenza.

Ho sentito che c’è un pulmino, ma non so se questa notizia corrisponda a verità“,  commenta sfiduciato un passante.

Reazioni

A preoccupare maggiormente è la frequenza dei guasti, che continua a crescere nonostante i lavori di ammodernamento. L’ultima revisione ventennale, conclusa nel 2017 dopo quasi un anno di chiusura e con un investimento superiore ai 7 milioni di euro, avrebbe dovuto garantire affidabilità. Eppure, da allora si sono susseguiti numerosi stop, compresi due fermi per la sostituzione del cavo trainante, nel 2022 e nel mese scorso.

In un momento in cui la mobilità sostenibile dovrebbe essere una priorità per una città come Napoli, simili disservizi sollevano forti dubbi sull’efficienza della gestione e sulla qualità delle manutenzioni. I cittadini chiedono risposte chiare e interventi strutturali che garantiscano un servizio continuo, sicuro e degno di una metropoli europea.

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