Gaetano Barbuto, il ragazzo di Sant’Antimo vittima di una brutale aggressione terminata con gli spari alle gambe, ha parlato per la prima volta a ‘La Radiazza’, programma radiofonico condotto da Gianni Simioli. Il giovane, 21 anni, ha perso gli arti inferiori a causa degli spari da parte degli aggressori che lo hanno colpito alle gambe.
La delusione di Gaetano: «I miei amici mi hanno abbandonato»
“Nessuno si è fatto avanti. I miei amici mi hanno abbandonato, nonostante i tre presunti aggressori, che erano stati da me identificati, siano stati scagionati e liberati, io ho molta fiducia nella giustizia e nei magistrati, la verità verrà a galla. Per fortuna ho avuto il sostegno della mia famiglia. Gli ospedali campani mi hanno salvato. Io sono stato paradossalmente fortunato a differenza di Simone (il ragazzo ucciso a Casalnuovo a seguito di una lite) a cui va il mio pensiero. Ora sono in convalescenza, attendo di ritornare a casa. Voglio andare a Bologna per mettere le protesi alle gambe e ritornare a vivere e camminare. Sono stati tre mesi davvero difficili per me e la mia famiglia”. Sono queste le parole di Gaetano, intervenuto alla trasmissione di Gianni Simioli ‘La Radiazza’.
L’intervento di Borrelli: «Bisogna trovare dei colpevoli, la famiglia deve avere giustizia»
Sulla questione è intervenuto anche il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, che apprezza il coraggio e la forza di Gaetano. «Le sue parole sono ammirevoli. Però la fiducia che egli ripone nella giustizia deve essere ripagata e quindi la magistratura deve al più presto trovare dei colpevoli facendo emergere la verità in questa vicenda. Gaetano e la sua famiglia devono avere giustizia, noi li sosterremo sempre e comunque».
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