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martedì, Aprile 23, 2024
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Gigi D’Alessio rifiuta invito a ristorante toscano. La reazione: è un napoletano infame

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C’è anche Gigi D’alessio nelle intercettazioni riguardanti i fratelli palermitani Renato e Giovanni Sutera. Come in ogni storia criminale che si rispetti, anche in quella del Caffè Curtatone di Firenze, e di Renato e Giovanni Sutera, non poteva mancare il riferimento all’artista o al vip conosciuto.

 

L’episodio, apparentemente, non ha alcun valore nell’inchiesta Affari di Famiglia dell’antimafia fiorentina, su droga, bancarotta e riciclaggio. Ma secondo gli investigatori invece servirebbe a dimostrare come i due fratelli facciano parte, da molti anni, di un contesto associativo criminale che si muove in tutta la Toscana e cura interessi di ogni tipo.

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L’episodio è raccontato dall’ergastolano Giovanni Sutera, durante un colloquio con la fidanzata Marijana, che viene intercettato dai carabinieri, come riporta il Sito di Firenze.

 

L’uomo parla delle sue attività con il fratello Renato e del fatto che i due, a metà degli anni Duemila, “hanno interceduto con gli organizzatori di un concerto del cantante Gigi D’Alessio, previsto a Montecatini, per far sì che venisse reso disponibile lo stadio comunale. In cambio del “favore” avevano preteso che l’artista ed il suo staff andassero a cena nel ristorante di un loro amico”, il Panta Rei a Firenze, gestito da Pieraldo Guidi.

 

Ma l’operazione prevista non è andata a buon fine perchè il cantante napoletano avrebbe preteso di essere pagato anche per presentarsi a cena. E proprio mentre “parlano di Gigi D’Alessio e della moglie, la cantante Anna Tatangelo”, Sutera racconta l’episodio alla compagna, e la sua reazione, a distanza di molti anni, è furibonda.

 

SUTERA GIOVANNI: “(…) sono venuti a chiederci perché non gli volevano dare lo stadio…a Montecatini!… […] il comune non voleva dargli lo stadio… [..,] …per il concerto si!…allora ci hanno chiesto…se avevamo…una strada…una cortesia…e di…sai sì è trovato.. gli abbiamo fatto dare…una strada […]…però gli abbiamo detto…non abbiamo voluto soldi…niente…eh…noi siamo così!…per questo siamo stati sempre…soldi non ci sono mai interessati…”allora va bene…però voi con lo staff…la sera quando andate a mangiare…andate a mangiare da questi amici nostri…” che erano quelli dove siamo andati dal NEROMO (il ristorante a cui si riferisce è il Panta Rei, nda) allora perché lui GIGI D’ALESSIO questo infame! …questo napoletano infame! …non c’è andato! …lui
per andare a mangiare…vuole i soldi!”.

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