Minacce al giornalista Giuseppe Bianco: indaga anche la Direzione Distrettuale Antimafia e il servizio Anticrimine Centrale di Roma. L’uomo armato di pistola giunto a bordo di un motociclo presumibilmente rubato, si valuta l’attivazione del servizio di protezione individuale. Ore febbrili per gli inquirenti che scavano nei rapporti tra politica & camorra, dipendenti comunali licenziati e sui grandi business legati al riciclaggio e al cemento.
Alcuni fotogrammi sono stati acquisiti e comparati con le dichiarazioni del giornalista che hanno almeno per il momento certificato quanto accaduto. La minaccia si è verificata sabato scorso, quando un uomo a bordo di un motociclo SH (poi risultato rubato dagli accertamenti degli investigatori), armato di pistola, alle 9,30 circa,ha bloccato e minacciato il giornalista Giuseppe Bianco corrispondente del Roma.
Era a bordo della sua auto, posteggiato difronte al proprio domicilio,quando è stato raggiunto alle spalle da uno sconosciuto con il volto travisato da casco integrale e sciarpa a bordo di un Honda SH grigia che gli ha dapprima bloccato lo sportello dell’auto precludendogli ogni via di fuga,e successivamente bussando sul vetro lato guida gli ha intimato di abbassare il finestrino. Negli stessi istanti, si è alzato il giubbotto e mostrato la pistola, forse una calibro 9×21 infilata nei pantaloni dicendogli di “stare zitto e non parlare”. Momenti drammatici che forse solo un caso fortuito o l’azione premeditata di un gesto dimostrativo, ha evitato il peggio. Le informative sono ora al vaglio anche della Direzione Centrale Anticrimine, R.O.S., DDA,Questura di Napoli, Procura Napoli Nord e Prefettura.
