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giovedì, Marzo 28, 2024
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Giovane perde la vita in provincia di Napoli, la commovente lettera della mamma: “Il suo funerale è stato una festa”

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Una commovente lettera della mamma di Giuseppe, giovane che si è tolto la vita dopo un volo dal balcone a Pomigliano.

Era amato da tutti gli amici, ne sono testimonianze i tantissimi post con foto ricordo sulle loro bacheche. Mio figlio non aveva motivo per suicidarsi, non l’ha fatto! Per la sua sensibilità non ci avrebbe dato questo dispiacere. Noi pensiamo ad un caso fortuito. Era un po’ stressato per un esame imminente. Niente che potesse far sospettare qualcosa. Ci siamo abbracciati un’ora prima. Quello che è volato non era Giuseppe. La verità la sa solo lui. Io ho accettato questa cosa, perché si devono accettare le decisioni dei propri figli. Mio figlio non è morto, è solo diventato qualcosa che non possiamo comprendere, ma comunque accettare. Ringrazio tutti quelli che ci sono stati vicini, quelli che ci hanno scritto e messaggiato. Sapere che era amato e apprezzato da tante persone, è stata una piacevole sorpresa. Che fosse speciale lo sapevamo già. Il suo funerale è stato un bel momento di incontro, quasi una festa con tante persone, che da anni non si incontravano. È stato il suo concerto più bello”. Mio figlio Giuseppe aveva 29 anni.

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Era un bravo figlio, studiava informatica e faceva l’accademia Apple.
Suonava la chitarra e faceva anche il tecnico del suono.
Aveva la sua macchina e soldi in tasca guadagnati lavorando.
Non aveva una ragazza, ma questo non gli importava, sarebbe venuta al momento giusto. Ora era tempo di realizzarsi.
Era amato da tutti gli amici, ne sono testimonianze i tantissimi post con foto ricordo sulle loro bacheche.

Hanno scritto per lui:

Peppe è una persona unica, speciale. Un campione di umiltà. Un ragazzo solare sempre pronto alla battuta, anzi alle freddure; quelle che solo tu sai inventarti. Un ragazzo pieno di interessi e passioni che abbiamo scoperto e coltivato insieme sin da piccoli; un appassionato di musica ed un musicista. Un amico sincero. Un compagno di giochi, gioie e dolori. Per chiunque lo conosce e ancora di più per noi amici di una vita Peppe ha saputo colorarla perché ad uno come lui puoi solo volergli bene. Sto usando il presente non a caso. Lui resta con noi in quella ferita che si è creata 2 giorni fa e resterà da oggi per ogni momento bello che vivremo nella nostra vita; ogni volta che avvieremo un videogioco o che vedremo un joystick della playstation; ogni volta che lanceremo dei dadi o pescheremo una carta; ogni volta che vedremo una chitarra. Abbiamo vissuto insieme una giovinezza fantastica e questo potrà, forse, essere un appiglio di conforto perché siamo riusciti a rendere fantastica anche la tua. Dal profondo del nostro essere e del nostro cuore ti terremo sempre al nostro fianco. Da amici. Da fratelli. Ora e per tutto il tempo ci sarà concesso. Ciao fratello.

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La felicità è una parola strana.
Passiamo una vita intera a cercarla senza mai renderci conto che è utopico pensare di poter raggiungere una felicità perpetua.

La felicità è fatta di attimi, incontri, carezze, esperienze.

La felicità è un attimo!

E c’è chi lo capisce presto, chi ci mette una vita a capirlo e chi una volta che l ha capito non lo può accettare.

Le persone sono diverse, le esperienze sono diverse per ognuno di noi la vita e la felicità rappresentano qualcosa di differente.

C e chi va tutta la vita alla ricerca della felicità, chi crede di averla raggiunta e poi, c’è chi si rassegna al fatto che quella felicità non la raggiungerà mai più.

Di momenti felici con te ne abbiamo vissuti tanti, e non starò qui ad elogiare le tue qualità. Sarebbe così banale che rischierei di offendere la tua intelligenza. Eh si, peppe, perché eri fin troppo intelligente da sapere che bastava una parola in più. Per questo motivo non ti chiedo il “perchè”, per questo motivo non giudicherò la tua scelta.

La felicità è una cosa strana, Forse ora avrai raggiunto la tua, non lo saprò mai ma ci spero davvero tanto! Buona vita ovunque tu sia…

~~~~~~~~~

Mio figlio non aveva motivo per suicidarsi, non l’ha fatto!
Per la sua sensibilità non ci avrebbe dato questo dispiacere.
Noi pensiamo ad un caso fortuito…
Era un po’ stressato per un esame imminente. Niente che potesse far sospettare qualcosa.
Ci siamo abbracciati un’ora prima.

Quello che è volato non era Giuseppe.
La verità la sa solo lui.

Io ho accettato questa cosa, perché si devono accettare le decisioni dei propri figli.

Mio figlio non è morto, è solo diventato qualcosa che non possiamo comprendere, ma comunque accettare.

Ringrazio tutti quelli che ci sono stati vicini, quelli che ci hanno scritto e messaggiato.
Sapere che era amato e apprezzato da tante persone, è stata una piacevole sorpresa… Che fosse speciale lo sapevamo già .
Il suo funerale è stato un bel momento di incontro, quasi una festa con tante persone, che da anni non si incontravano.
È stato il suo concerto più bello.

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