Per entrare in una casa popolare a Ponticelli bisognava pagare i clan di camorra. Nel corso di un interrogatorio, risalente al 16 ottobre 2024, il pentito Giovanni Breccia ha svelato il business del clan De Martino. Secondo quanto riferito dall’ex ras, oltre a gestire alcune piazze di spaccio, avrebbe fatto anche da intermediario nella gestione e nell’assegnazione illecita delle case popolari ritenute sotto il predominio dei De Martino.
Ieri i carabinieri hanno eseguito una serie di sequestri di abitazioni risultate nelle mani di quel clan: “Quando un alloggio pubblico era libero per qualche motivo a Ponticelli veniva occupato dopo aver pagato la camorra e in particolare, in questo caso, il clan De Martino“, sostiene il pentito.
“Se, invece, l’alloggio era occupato – sostiene Breccia – il soggetto che lo occupava sia regolarmente che irregolarmente incassava una somma che si poteva aggirare intorno ai 30mila euro” ma da questa somma venivano sottratti 5mila euro “da versare a De Martino Francesco quale capo clan”.
Anche chi acquistava illegalmente l’alloggio doveva pagare 5mila euro al clan. Il denaro finiva nelle casse del clan, passando per le mani del boss Francesco De Martino, per “tutti gli alloggi di ‘Ponticelli di sotto’ ovvero Rione Incis, Rione Fiat e Via Argine“.