mercoledì, Luglio 30, 2025
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«I Licciardi pronti a prendersi Forcella», l’asse sancito da un accordo in carcere

Una conoscenza avvenuta in carcere e la comune avversione contro i Mazzarella. Da questa comunità di intenti sarebbe nata l’idea di un’alleanza tra i Licciardi e i Giuliano che volevano riabilitarsi dopo i tanti arresti e pentimenti che hanno colpito in questi anni la cosca di Forcella. A rivelarlo ai magistrati è stato il collaboratore di giustizia Salvatore Giuliano ‘o russ che ha parlato dell’accordo stretto con Antonio Bruno ‘Michelò’, reggente della cosca della Masseria Cardone. Dichiarazioni contenute nell’ultima ordinanza che ha portato due mesi fa ad otto arresti tra le fila degli stessi Licciardi e dei Sautto-Ciccarelli di Caivano. A suggellare l’accordo vi sarebbe stato il pagamento di un chilo di cocaina che quelli di Forcella avrebbero pagato a Secondigliano per una cifra di circa 32mila euro.

La conoscenza in carcere e l’incontro al Don Guanella

Come spiegato da Giuliano ai magistrati:«Ho conosciuto Michelò insieme a Gaetano Bocchetti quando ero detenuto a Padova, erano entrambi esponenti dell’Alleanza di Secondigliano. Ricordo che con Michelò in carcere si affrontavano discorsi riguardanti il clan Mazzarella, lui aveva un vero e proprio odio nei confronti dei Mazzarella e diceva che quando saremmo usciti dal carcere dovevamo incontrarci per fare un’alleanza. Quando effettivamente sono uscito dal carcere i miei cugini Alessio Vicorito e Gennaro Imparato mi hanno presentato…. persona che si occupa di droga per i Licciardi. Capì che era proprio Michelò che stava gestendo in quella fase i Licciardi e così ci recammo nel Don Guanella e Michelò ci mostrò la sua disponibilità a sostenerci». Dopo quell’incontro vi fu dunque il suggello finale all’accordo come raccontato da Giuliano nel verbale del novembre 2021:«Qualche giorno dopo Michelò fece arrivare a Forcella tramite uno dei suoi ragazzi un chilo di cocaina facendoci sapere che avremmo potuto pagarlo senza fretta. Effettivamente abbiamo pagato con molta calma il prezzo di questo chilo di 32mila euro e i rapporti sono poi proseguiti».