A differenza dello scorso anno, quest’anno il Canone Rai non subirà la detrazione di 20 euro. Da gennaio 2025, dunque, l’importo da pagare in bolletta torna a 90 euro invece che 70.
Il pagamento del canone avviene mediante addebito sulle bollette della luce in dieci rate mensili, da gennaio a ottobre di ogni anno. Si pagano 9€ sulle bollette mensili; 18€ sulle bollette bimestrali. Se nessun componente della famiglia anagrafica, tenuta al versamento del canone, è titolare di contratto elettrico di tipo domestico residenziale, il canone deve essere comunque versato con il modello F24 entro il 31 gennaio dell’anno di riferimento.
Chi può ottenere l’esenzione
Sono esonerate dal pagamento del canone RAI le persone che non possiedono un televisore (scopri per quali apparecchiature si deve pagare il canone RAI); le persone che hanno compiuto 75 anni e hanno un reddito annuo non superiore a 8.000 euro, agenti diplomatici, funzionari o impiegati consolare, funzionari di organizzazioni internazionali oppure militari di cittadinanza non italiana o personale civile non residente in Italia, di cittadinanza non italiana, appartenenti alle forze NATO di stanza in Italia.
Come ottenere l’esenzione
Se sei intestatario di una fornitura elettrica ma non hai il televisore in casa puoi chiedere l’esenzione dal pagamento del canone Rai, così come se rientri in una delle categorie che rispondono ai requisiti riportati sopra. In questo caso devi compilare e inviare un modulo di Dichiarazione Sostitutiva, per comunicare il tuo diritto all’esenzione, e non ricevere l’addebito in bolletta. Tale dichiarazione deve essere inviata entro le seguenti date:
il 31 gennaio 2025 per essere esentati per l’intero anno;
il 30 giugno 2025 per essere esentati per il secondo semestre 2025, da luglio a dicembre.
La dichiarazione deve essere presentata ogni anno tramite uno dei seguenti canali:
Applicazione web disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate;
PEC con firma digitale all’indirizzo [email protected];
Raccomandata al seguente indirizzo: Agenzia delle Entrate Ufficio di Torino 1, S.A.T. – Sportello Abbonamenti TV – Casella Postale 22 – 10121 Torino.
La maggioranza si spacca sul canone Rai, Forza Italia vota con l’opposizione: il richiamo della Meloni
L’emendamento sul taglio del canone Rai è stato bocciato con 12 contrari e 10 a favore, con FI che ha votato contro insieme all’opposizione.
“Il Governo è fortemente impegnato nel sostegno a famiglie e imprese, operando sempre in un quadro di credibilità e serietà. L’inciampo della maggioranza sul tema del taglio del canone Rai non giova a nessuno”, fanno sapere fonti di palazzo Chigi. “Sono schermaglie. Non ci vedo niente di particolarmente serio….“, ha detto poi la premier Meloni rispondendo ai cronisti.
“Noi non abbiamo votato un emendamento che prevedeva il taglio del canone Rai di 20 euro perché lo consideravamo sbagliato e non utile ad abbassare la pressione fiscale. Bisogna trovare 430 milioni dal bilancio per finanziare la Rai. Con quei soldi invece si possono tagliare veramente le tasse”, ha detto il vicepremier Antonio Tajani parlando con i giornalisti. “Non c’è nessun inciampo all’interno del governo, siamo sempre stati coerenti con quello che abbiamo detto”, ha aggiunto Tajani.
“Cosa è successo? Nulla, nulla. Più che altro è dibattito giornalistico. Noi ministri ci occupiamo di temi molto concreti”, ha affermato il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, al convegno ‘Energia e Europa’, commentando la spaccatura della maggioranza sull’emendamento del suo partito per il taglio del canone Rai. “Non c’è nessun problema in maggioranza – ha aggiunto Salvini – sono stati 25 mesi produttivi e abbiamo davanti altri tre anni altrettanto produttivi”.
“Emendamento della Lega bocciato per i voti di Forza Italia, che ha votato contro come le opposizioni – ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein -. La maggioranza è in frantumi e le divisioni sono evidenti. Sono allo sbando, troppo impegnati a litigare tra loro, a competere anziché governare il Paese. E intanto non si occupano della salute e dei salari, dei problemi concreti degli italiani”.
“Stiamo lavorando per abbassare le tasse, il canone Rai è una di queste, ma non è la nostra attività centrale – aveva detto il ministro dei Trasporti e leader della Lega, Matteo Salvini, parlando a Rtl 102.5 -. Abbassare il costo del canone è da sempre un obiettivo non della Lega ma del centrodestra. Forza Italia non lo vuole? Mi dispiace per gli italiani. Ma se sarà così, lavoreremo su altri fronti”. Con FI “non c’è nessuno scontro”, ha aggiunto, commentando i titoli dei giornali. “Se uno vive di Corriere e Repubblica, vive in una dimensione parallela”.
“Divisi in Europa, sulla politica estera e oggi anche in Parlamento, con la maggioranza che non ha i numeri in Commissione e va sotto – così su X il leader del M5s, Giuseppe Conte –: l’unità professata da Meloni è un altro film di fantascienza girato a Chigi. La premier chiarisca se esiste ancora la maggioranza. I cittadini non hanno tempo da perdere: mentre loro litigano c’è un Paese che soffre in attesa di un provvedimento contro il carovita, di una visita in ospedale, di un treno che non passa”.
