Dovrà essere operato al femore Cissé Elhadji Diebel, l’ambulante senegalese di 22 anni ferito ieri sera al Vasto da due colpi di pistola esplosi da due ignoti giunti in via Milano in sella ad uno scooter. Il giovane colpito alla gamba e al femore, ricoverato al Loreto Mare, sta ricostruendo in questi minuti l’accaduto con gli agenti del Commissariato Vicaria che indagano sull’episodio. Intanto c’è paura tra la comunità senegalese residente al Vasto. ”Noi qui lavoriamo per portare un po’ di soldi a casa. Siamo gente pacifica, non abbiamo mai dato fastidio nessuno Non ci spieghiamo questa violenza” si lamenta un uomo intrattenutosi con i giornalisti”’. Cissè è ricoverato nel reparto ortopedia del Loreto Mare ora sta, ma presto sarà trasferito.
LE PAROLE DI CISSE’
Proprio gli amici hanno chiesto aiuto allo zio del ragazzo, Omar Ndyaje, che ha allertato i soccorsi. ”Si, potrebbe anche essere razzismo-aggiunge Cisse’ perché non ho mai assistito a scene così, di un motorino che giunge, spara e va via senza che chi in sella dica nulla. Se ho paura? No, non ho paura. Non lo so se resterò a Napoli, non ci sto pensando. Ora penso solo a guarire con la gamba”. Cisse’ sarà operato nelle prossime ore per ridurre la frattura all’osso, consentendone la trazione. Le indagini sul ferimento, sono affidate agli agenti di Polizia, con la Squadra Mobile che ha interrogato per ore il cittadino senegalese”.
LA TESTIMONIANZA DELLO ZIO
Omar Ndyaje, zio del senegalese ferito: ”Io ero appena uscito dalla moschea quando ho visto un amico di Cisse correre dicendo che mio nipote era stato sparato. Ho raggiunto via Milano dove ho trovato Cisse a terra che chiedeva aiuto. A quel punto, abbiamo chiamato le forze dell’ordine l’ambulanza per il trasporto all’ospedale. È un dramma quello che sta succedendo in Italia, con tutte queste aggressioni razziste. Cisse non aveva mai dato problemi né aveva subito minacce né aveva mai litigato con nessuno”.
