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Indagata Maria Rosaria Boccia, accusata di truffa dalla Procura di Pisa

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Maria Rosaria Boccia è indagata per truffa dalla procura di Pisa. La conferma, dopo anticipazioni giornalistiche di giorni fa, arriva dalla procuratrice Teresa Angela Camelio con una nota.

Precisando che i fatti riguardano “la presunta partecipazione a un progetto imprenditoriale riguardante un immobile, avvenuta nel 2021“. Il procedimento, prosegue la procuratrice, “si trova nella fase delle indagini preliminari” e pertanto Boccia “beneficia della presunzione di non colpevolezza sino alla pronuncia definitiva della sentenza, e che è stato notificato l’invito a comparire per rendere interrogatorio all’indagata e al suo difensore“.

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Nella stessa nota si sottolinea che l’invito a comparire per un interrogatorio è stato già notificato all’indagata e al suo difensore. La Procura ha giustificato la diffusione del comunicato stampa in ragione di specifiche esigenze di interesse pubblico, legate alla diffusione non precisa delle notizie riguardanti il possibile coinvolgimento della Boccia nel procedimento penale. La vicenda era già stata oggetto di anticipazioni giornalistiche nei giorni scorsi, culminate nella pubblicazione su “Il Fatto Quotidiano“.

Lo scorso venerdì, la Guardia di Finanza del Gruppo di Torre Annunziata ha consegnato formalmente l’invito a comparire all’imprenditrice, che sarà chiamata a difendersi dalle accuse legate ai presunti reati contro il patrimonio. La vicenda risulta collegata anche alle dimissioni dell’ex Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, suscitando notevole attenzione mediatica.

 

ARTICOLO PRECEDENTE – Perquisita l’abitazione di Maria Rosaria Boccia: sequestrati telefono e occhiali smart

Prima l’iscrizione nel registro degli indagati e subito dopo la perquisizione dell’abitazione e il sequestro del cellulare e degli occhiali ‘spia’. Accelera l’indagine della Procura di Roma a carico di Maria Rosaria Boccia dopo la denuncia presentata a suo carico dall’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.

Gli inquirenti hanno delegato per l’attività istruttoria i carabinieri del Nucleo investigativo di Roma che hanno raggiunto l’abitazione dell’imprenditrice a Pompei. Gli investigatori, su mandato dei pm di piazzale Clodio, hanno acquisito materiale informatico oltre al cellulare di Boccia. In un cassetto all’interno dell’appartamento, inoltre, sono stati trovati anche gli occhiali smart che l’influencer ha utilizzato per effettuare dei video all’interno della Camera dei deputati. Una “attività” che l’è costata una sorta di Daspo dai palazzi della politica romana.

I magistrati capitolini dovranno ora analizzare il materiale a disposizione e analizzare quanto presente nel telefono cellulare in uso a Boccia e nel personal computer. Nella denuncia trasmessa nei giorni scorsi dal legale di Sangiuliano, l’avvocato Silverio Sica, vengono messi a disposizione degli inquirenti una serie di elementi. Una dettagliata ricostruzione cronologia da quando Sangiuliano entra in contatto con la Boccia alla conclusione del loro rapporto. Agli atti anche l’episodio della ferita alla testa. Farebbe scattare l’accusa di lesioni, che l’imprenditrice avrebbe causato a Sangiuliano la notte tra il 16 e il 17 luglio scorso al culmine di un diverbio.

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