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venerdì, Aprile 19, 2024
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Ha un malore durante il turno in ospedale, infermiera salvata con un intervento lampo al Cardarelli

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È una storia a lieto fine quella di F.R, infermiera al Cardarelli. Durante il turno di lavoro presso gli ambulatori, il 22 luglio scorso, ha accusato un grave malore. Un ictus prontamente diagnosticato e curato dalla Stroke Unit. L’operatrice verso le 10 del mattino non si è sentita bene ed ha manifestato fin da subito i sintomi di un ictus cerebrale. Prontamente soccorsa, è stata presa in carico dal personale della Stroke Unit. Riconosciuta immediatamente la patologia, dopo gli esami neuroradiologici del caso, a meno di un’ora dall’inizio del malessere l’infermiera è stata trattata con trombolisi endovenosa. Immediatamente dopo i medici hanno sottoposto la donna ad un trattamento di riperfusione endovascolare dall’equipe del dottor Mario Muto.

Le parole di Valentino Manzo, direttore facente funzioni dell’Unità operativa complessa di Neurologia e Stroke Unit del Cardarelli

A tre ore dall’esordio dell’ictus l’albero vascolare era del tutto disostruito. «Questo casospiega Valentino Manzo, direttore facente funzioni dell’Unità operativa complessa di Neurologia e Stroke Unit del Cardarellici dimostra ancora una volta quanto sia importante intervenire in quella che definiamo la golden hour e quanto siano efficienti i percorsi strutturati nella nostra azienda ospedaliera». Le condizioni dell’infermiera, che al momento dell’ictus erano gravissime (con un’afasia totale e una paralisi completa degli arti di destra), sono progressivamente migliorate nelle ore seguenti e ad oggi la donna non ha alcun deficit residuo. E a breve sarà dimessa dalla Stroke Unit e presto potrà riabbracciare i suoi cari e tutti i colleghi che l’attendono in reparto.

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Infermiera salvata al Cardarelli

Intervenire subito in questi casi è fondamentale. La rapidità è cruciale per evitare danni a volte irreversibili nei pazienti colpiti da ictus. In questo l’operatrice si trovava già al Cardarelli e si è potuto operare rapidamente avendo inquadrato subito il caso. Se così non fosse stato, comunque la Stroke Unit, avrebbe avuto tutto il tempo necessario per salvare la vita all’infermiera e evitare i danni neurologici. L’episodio evidenzia ancora una volta come la Stroke Unit del Cardarelli rappresenti il modello più avanzato ed efficace di trattamento dei disturbi cerebrovascolari acuti e l’unico in grado di ridurre significativamente mortalità e disabilità legati alla malattia.

La Stroke Unit

La Stroke Unit si occupa principalmente di ictus ischemico o emorragico in fase acuta, provvedendo in emergenza/urgenza all’inquadramento diagnostico, alla valutazione neurologica e clinica generale e alla somministrazione dei trattamenti più appropriati per l’ictus ischemico entro la finestra terapeutica di 4,5 ore per il trattamento trombolitico endovenoso e di 6 ore per il trattamento endovascolare. L’attiva collaborazione con la unità operativa complessa di Neurochirurgia e l’unità operativa di Neuroradiologia interventistica garantisce un approccio terapeutico multidisciplinare nei casi in cui sia necessario effettuare una trombectomia meccanica, la terapia delle malformazioni vascolari cerebrali, quella per l’ipotensione liquorale, l’ipertensione endocranica benigna e l’idrocefalo normoteso.

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