Si chiama Jessica Traino una delle giovani candidate al consiglio comunale di Giugliano nella lista ‘Cambiamenti’ a sostegno del candidato sindaco Giuseppe Pietro Maisto. Ha solo 23 anni ma idee innovative, la 23enne Jessica Traino spera di dare un importante contributo alla città. Ai microfoni di InterNapoli.it, la candidata si è raccontata ed ha espresso le proprie idee ed i progetti per migliorare il territorio in cui vive.
Cosa ti ha spinto a candidarti?
«Sono stata sempre appassionata dalla politica. Lavorando nel sociale, sono sempre a contatto con le persone cercando di risolvere i loro problemi. Per questo penso che il mio contributo possa essere utile alla risoluzione delle problematiche delle città. Essendo giovane colgo questa opportunità per offrire idee innovative e arricchire il mio bagaglio personale-politico.
Perché hai scelto ‘Cambiamenti’?
«Mi sono approcciata a questa lista perché le proposte in programma e le idee rispecchiano le mie. Questo movimento è sempre stato presente sia all’esterno che all’interno del consiglio comunale, trattando temi delicati come la battaglie dei campi rom e per la tutela dell’ambiente. Inoltre a caratterizzare e differenziare questo movimento c’è la cultura, pilastro per i giovani senza il quale non riuscirebbero a formarsi e, soprattutto, non riuscirebbero ad emergere».
Cosa manca a Giugliano?
A Giugliano ci sono diverse le problematiche da affrontare. Si potrebbe iniziare dalle cose più semplici per rendere la nostra città più vivibile. Ad esempio si potrebbero posizionare cestini lungo le strade della città, in modo tale da rendere più pulito l’ambiente che ci circonda. Altro argomento, spesso tralasciato, è quello del corretto funzionamento dei semafori: non a caso, a Giugliano, sono soliti ingorghi stradali e lunghe file di traffico. Altro fattore da tenere in considerazione è la mancanza di ordine pubblico. Più volte i cittadini hanno assistito a risse tra giovani ragazzi, senza nessuno che potesse intervenire e riportare ordine. Mancano anche gli spazi verdi e quelli che abbiamo non sono abbastanza curati. Un esempio è quello della villa comunale di Giugliano, di cui le condizioni non ottimali sono state più volte denunciate nel corso degli ultimi anni.
Perché i giovani lasciano la città?
«Perché la classe politica non è riuscita a pianificare un progetto che permettesse ai giovani di restare nel territorio e, di conseguenza, non si sono riuscite a creare nuove opportunità lavorative. Si potrebbe iniziare, ad esempio, a valorizzare le zone che potrebbero portare risorse economiche alla città. Basti pensare alla zona del lago e della costiera. Questo è uno dei fattori più negativi, poiché può portare alla perdita di persone qualificate che, indubbiamente, avrebbero contribuito a portare luce sul nome di Giugliano».
Quali sono le tue prime proposte per Giugliano?
«Voglio focalizzarmi sulle cose più semplici, senza fantasticare su progetti difficili da realizzare. Inizierei a rendere quindi la città più vivibile con un incremento in termini di ordine ma anche di immediatezza per quanto concerne i servizi pubblici sul territorio, come anagrafe e servizi sanitari. Curerei l’ambiente, la zona dal litorale e soprattutto non tralascerei quella che è l’importanza della filiera agricola sul territorio. Questi, infatti, sono fattori che potrebbero aiutare lo sviluppo economico della nostra città».
