Juan Jesus torna a pubblicare su Instagram. E lo fa cercando di spegnere il fuoco appiccato qualche giorno fa, dopo le parole di sfogo in seguito al tentativo di furto della sua auto.
Juan Jesus torna a parlare sui social: cos’era successo a metà settimana scorsa
Il difensore del Napoli era stato protagonista, a metà settimana scorsa, del tentativo di furto della sua auto. Successivamente si era duramente sfogato attraverso una storia Instagram, suscitando non poche polemiche tra i sostenitori azzurri. La storia mostrava una foto dell’auto, col vetro spaccato, con una scritta in sovrimpressione che recitava “Sicurezza ZERO! Dopo quasi 1 mese pedinato, oggi hanno provato a portare la mia macchina via. Che brutta sensazione”.
Ma Juan Jesus non si era limitato a queste prime parole, rincarando la dose con una seconda storia di ben più impatto: “Quello che è accaduto stanotte è soltanto la ciliegina sulla torta” – ha scritto il giocatore, per poi aggiungere – “Nell’arco di un mese ho trovato in macchina ben 5 airtag (geolocalizzatori). E solo sapere che questi delinquenti sappiano dove vivo non mi porta serenità. Purtroppo in una città così bella non mi sentirò mai più al sicuro“.
Le parole di dietrofront: “Nulla contro Napoli e i napoletani, il mio era solo uno sfogo”
E proprio in risposta alle tante critiche e polemiche suscitate dopo le due storie, il centrale brasiliano ha pubblicato, nella giornata di sabato, una terza storia in cui pare quasi fare dietrofront. Nella storia infatti appaiono un panorama mozzafiato di Napoli al tramonto, l’emoji di un vulcano a simboleggiare il Vesuvio e un cuore azzurro. Con in allegato una dedica ai tifosi del Napoli.
Queste le parole: “Ogni mattina mi sveglio davanti a una vista mozzafiato, un ricordo costante della bellezza di questa citta. Ci sono cose che mi hanno ferito, ma non verso i napoletani o la mia squadra. Il mio sfogo è stato quello di un uomo che ha tatuato il 3° scudetto del Napoli sulla pelle, che cresce qui i suoi figli e crede ancora in questo progetto, sostenuto dalla meravigliosa gente di Napoli che mi ha sempre accolto”.
Dopo le polemiche scatenate dalle prime due storie, si era anche vociferato che i vertici della società azzurra non avrebbero preso bene queste parole, valutando addirittura una possibilità di cessione di Juan Jesus a gennaio, quindi sei mesi prima della scadenza naturale del suo contratto. Un dietrofront dovuto ad un reale attaccamento alla città e ai tifosi oppure parole programmate per cercare di scongiurare il peggio anche a livello professionale?


