Giovanni Di Lorenzo è il capitano azzurro che ha alzato lo scudetto a Napoli dopo Maradona. Il terzino partenopeo arrivato nell’estate del 2019 in Campania da Empoli ha da subito conquistato i cuori dei milioni di tifosi a sostegno della squadra.
Di Lorenzo: un’estate travagliata. Le voci sul suo addio e l’arrivo di Conte
Dopo la pessima stagione del Napoli, condita con un decimo posto finale e la mancata qualificazione nelle Coppe Europee dopo ben 14 stagioni di fila, Giovanni era tra gli indiziati maggiori a poter lasciare la squadra. Spesso criticato, il capitano aveva deciso di chiudere il suo ciclo con i partenopei e provare nuovi stimoli altrove. La chiamata della Juventus era forte, complice anche un Cristiano Giuntoli che spingeva fortemente per accaparrarsi il calciatore. L’arrivo di Conte a Napoli però è stato uno spartiacque decisivo per il futuro del classe 1993. Il tecnico leccese infatti da subito ha fatto intuire che sarebbe ripartito dalle colonne portanti della squadra e per lui Giovanni era imprescindibile. Di Lorenzo così si è convinto a sposare il nuovo ambizioso progetto targato Conte e legarsi ancora una volta ai colori azzurri.
La stagione di Di Lorenzo: i numeri del capitano partenopeo
Anche in questa stagione, Di Lorenzo si è dimostrato irriducibile. La sua prima gara saltata risale al 14 aprile contro l’Empoli per squalifica, dopo una serie ininterrotta di 34 gare consecutive giocate. Il capitano azzurro in stagione ha siglato ben 3 reti, tutte nella prima parte di stagione contro Bologna, Cagliari e Lecce.
Il capitano azzurro ha portato unione e solidità nel gruppo squadra
Se il Napoli ha disputato una stagione di altissimo livello, molti dei meriti sono anche di Giovanni Di Lorenzo. Il capitano azzurro infatti in questa stagione è stato spesso al centro del gruppo squadra, organizzando cene con i compagni per trovare armonia, intesa e passare qualche ore di divertimento al di fuori dei campi di gioco. Giovanni è apprezzato e rispettato da tutti, lo stesso Conte ha più spesso dichiarato di non poterne fare a meno. Riuscendo in questa impresa tricolore, eguaglia Maradona che da capitano del Napoli ha alzato al cielo 2 scudetti.