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venerdì, Aprile 19, 2024
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Liquami in strada ad Ercolano, duro scontro in Consiglio. Il caso finisce anche in Parlamento

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Lo sversamento di liquami durante il trasbordo di rifiuti ad Ercolano continua a far discutere in città. Il caso è stato affrontato nell’ultimo Consiglio comunale a seguito della  della denuncia del consigliere Miranda, il quale ha presentato un’interrogazione, firmata anche da Gennaro Cozzolino e Maria Grazia Prillo, all’Amministrazione.

Il consigliere di Fratelli d’Italia ha attaccato duramente il sindaco: “Attraverso numerosi video e foto sono mesi che denuncio pubblicamente, e alle Autorità competenti, lo sversamento di percolato che tutti i giorni si verifica per le strade della città e in particolare in via Plinio ma per ora nulla è cambiato“. Poi ha incalzato: “Ho presentato una nuova interrogazione per capire quali siano le mosse dell’Amministrazione per risolvere un problema grave che fa male ai cittadini e inquina le strade e i nostri mari“.

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La replica è arrivata dall’assessore all’Urbanistica Giuliana Di Fiore: “Innanzitutto tengo a precisare che lo scorso 24 settembre è stata emanata, dal dirigente della polizia municipale, un’ordinanza in cui si invita la società Buttol a rispettare le modalità di trasbordo e da allora sono stai effettuati controlli i cui esiti sono stati inviati alle autorità competenti“. Poi ha spiegato: “La situazione non è affatto piacevole ma quello che lei chiama percolato in realtà dalla legge non è classificato come tale pertanto non risulta dannoso e seppure finisce in mare non trasporta sostanze tali da provocare danni al mare“. Conclusione sulla risoluzione del problema: “Intanto noi stiamo provvedendo ad individuare un’area dove possa avvenire il trasbordo in maniera meno impattante possibile per la cittadinanza“.

La risposta evidentemente non ha convinto Miranda il quale ha contrattaccato: “Penso e spero che Lei stia scherzando, quando mi dice che le sostanze lasciate sulle strade non siano inquinanti, data la puzza e lo sporco che emanano. Mi sento decisamente preso in giro dalle risposte e dalla definizione di quella che per lei non è una sostanza inquinante. La situazione è drammatica e vanno prese decisioni forti per risolvere un problema che ormai va avanti da anni“.

La vicenda avrà sicuramente nuovi risvolti. Intanto il caso è anche giunto in Parlamento con un’interrogazione posta dal senatore di Fratelli d’Italia Antonio Iannone al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa.

Questo il testo completo:

Premesso che il Comune di Ercolano fino al 1969 si chiamava Resina ed è famoso nel mondo per gli scavi archeologici della città romana fondata, secondo la leggenda, da Ercole e distrutta dall’eruzione del Vesuvio del ‘79, Ercolano insieme a Pompei fa parte dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. Il tratto del Corso Resina che dagli Scavi archeologici arriva fino a Torre del Greco è chiamato Miglio d’oro per le splendide ville del XVIII secolo allineate ai suoi lati. Da Ercolano parte la strada che conduce al Gran Cono del Vesuvio per la visita al cratere. Nei pressi degli scavi, in via Plinio, sorge un isola ecologica dove camioncini della raccolta rifiuti trasbordano in auto compattatori che riversano sul manto stradale una notevole quantità di percolato che finisce addirittura nel mare poco distante. L’indignazione dei Cittadini non trova nessuna concreta soluzione da parte dell’Amministrazione Comunale di Ercolano che dovrebbe preoccuparsi di tutelare la salute, l’ambiente ed anche il decoro urbano al cospetto dei flussi turistici ingenti che si recano a visitare gli scavi.

-Chiede: se il Governo è a conoscenza di questi gravi fatti che sfregiano il territorio e costituiscono grave pregiudizio per i Cittadini di Ercolano e tutti i turisti se il Ministro intende intervenire per porre fine a questo scempio che si consuma, nell’indifferenza dell’Amministrazione Comunale di Ercolano, mentre da ogni parte del mondo vengono ad ammirare le vestigia di una civiltà che quasi duemila anni fa era più progredita di quella che si esprime oggi, almeno con riferimento alle Amministrazioni”.

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