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martedì, Aprile 16, 2024
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Lottizzazione abusiva sul Litorale Domizio: sequestrato noto complesso turistico

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Questa mattina i Finanzieri della Compagnia di Mondragone, unitamente ai Carabinieri
della Compagnia di Sessa Auranca e della Stazione di Baia Domizia hanno eseguito il decreto con cui il GIP presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della Procura della Repubblica, ha disposto il sequestro preventivo ai fini della successiva confisca di circa una cinquantina di unità immobiliari site all’interno del complesso turistico “Italy Village” ubicato nel Comune di Sessa Aurunca, in località Baia Domizia.
Gli immobili sono stati sequestrati perché oggetto negli anni 2014 – 2015 di una
speculazione edilizia conscguente ad un’opera di lottizzazione abusiva posta in essere da
Luigi Mennillo, imprenditore del settore edile che acquistò ad ottobre 2014 l’intera quota di partecipazione de “La Serra Resort” società “veicolo” appena divenuta proprietaria dell’intero villaggio turistico di Baia Domizia, costruito alla fine
degli anni ’60 in “Zona Residenziale Turistica” del Comune di Baia Domizia, peraltro
sottoposta dal 2000 anche a vincolo turistico con apposita legge regionale.

Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica hanno infatti accertato che
Mennillo, non appena entrato in possesso della struttura alberghiera, con più operazioni
catastali provvedeva a frazionare il compendio immobiliare in più subalterni lasciando un
corpo principale e una serio di bungalow in muratura di diversa metratura con destinazione
alberghiera e creando 43 subalterni (poi divenuti 39) con destinazione residenziale
“economica” (categoria catastale A/4) così da poter poi vendere questi bungalow a privati
acquirenti.

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Questa operazione, che prevedeva anche alcuni accorpamenti e fusioni di unità
immobiliari confinanti, ha comportato la perdita della unitaria destinazione d’uso turistica
della struttura che diveniva, almeno in parte, residenziale in violazione della vigente
normativa urbanistica, integrando pertanto il reato di lottizzazione abusiva previsto e
sanzionato dagli arti. 30 e 44 lett, e) del dpr 380/2001.
Peraltro che l’acquisizione della struttura turistica fosse fin dall’inizio preordinata alla
successiva illecita speculazione è anche emerso dalle numerose testimonianze dei privati
acquirenti che hanno concordemente dichiarato alla polizia giudiziaria che il Mennillo
faceva visionare le unità immobiliari ai futuri clienti già nell’estate del 2014, quando non
aveva alcun titolo in quanto non era né proprietario né socio della struttura.

Giova segnalare che le varie operazioni catastali eseguite a valle del frazionamento,
ovvero soppressioni, fusioni e cambi d’uso portano alla creazione di unità immobiliari diverse dalla configurazione iniziale del villaggio turistico. Nel particolare vengono vendute da Mennillo 41 unità immobiliari delle 227 iniziali. Nello specifico però ci sono state delle
fusioni per alcune unità immobiliari che hanno portato alla creazione di una unità singola a
seguito della fusione/accorpamento di due unità immobiliari confinanti.
Tale indagine pone in attenzione il fenomeno purtroppo sempre più ricorrente della
lottizzazione abusiva presente nei nostri territori.

Nel caso in esame non vi sono riscontri di condotte poste in essere dagli acquirenti che
concretizzino un concorso nel reato di lottizzazione abusiva, non sono stati provati preventivi accordi con il venditore, né un’effettiva compartecipazione dei terzi al frazionamento illecito a monte che integra la lottizzazione abusiva.

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