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mercoledì, Aprile 24, 2024
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Luigi Mastroianni e la lettera aperta: «Mio fratello non è disabile, lo sono io»

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Luigi Mastroianni, fidanzato di Sara Affi Fella, ha scritto sui propri social una lettera aperta riflettendo sulle persone con disabilità. Il fratello, che fece conoscere a Sara in un’esterna, è affetto dalla sindrome di down, dunque l’argomento lo tocca molto da vicino.

LA RIFLESSIONE DI LUIGI MASTROIANNI

Oggi non faccio altro che riflettere a quello che mi è successo qualche giorno fa in un centro commerciale. Ero in giro con mio fratello per sbrigare alcune faccende. Ovviamente, quando sono con lui, mi trasformo in una specie di macchina delle risate, anche perché quando c’è lui, anche a volerlo, è impossibile essere una persona seria. Mentre noi eravamo presi dal nostro normale momento di scherzo, vedo un bambino su una sedia a rotelle, lasciato da solo davanti l’ingresso di un negozio d’abbigliamento, con dei bambini accanto, che giocavano per conto loro. Allora io e quel buffone di mio fratello ci siamo avvicinati, e mio fratello gli chiese: “Come ti chiami?”, e lui con un sorriso leggero e voce rauca, rispose “Giovanni”.

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Spontaneamente gli feci una carezza e, un attimo dopo uscì la madre e la sorella (presumo), e senza mezzi termini, con tono stizzito, mi dicono: “non lo vedi com’è Lasciatelo stare”, spingono la sedia a rotelle di Giovanni e se ne vanno.  Mio fratello, si fece una risata e mi disse: “Luigi sono pazzi?”, tipico da lui. Io invece, ci rimasi male. Si, perché era ovvio che in quella frase c’era la vergogna di una madre per un figlio con disabilità. Lo so, non è facile, perchè ci vuole il fegato grosso e tanta pazienza, ma non è così che Giovanni si sentirà meglio. Non sono i Bambini come mio Fratello o come Giovanni motivo di vergogna. Loro, sono speciali. E non mi stancherò mai di dirlo. Siamo quelli che ci definiamo “normodotati” a doverlo fare.

I DISABILI SIAMO NOI

Si, perché infondo quelli con le disabilità più gravi siamo noi. La testimonianza sta nel fatto, che ogni giorno incontro gente disabile alla felicità, disabile nel saper voler bene, disabile alla generosità, disabile nel rispettare gli altri o il luogo in cui vive, e disabile nel rispettare persino se stessi. Quindi in sostanza, loro sono speciali perché sono nati e sono sempre stati quelli, anzi, hanno cercato di migliorare le loro abilità; mentre noi normodotati siamo nati con il quadro delle abilità completo, ma non le sappiamo sfruttare o le perdiamo nel tempo. Fatevi due domande. Non abbiate vergogna dei vostri cari speciali, il mondo ha bisogno di queste specialità. Il disabile non è quello che non si sente “abile a”; il disabile è una persona che incontra qualcun’altro e gli dice “te non sei abile a”.

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