22.4 C
Napoli
venerdì, Marzo 29, 2024
PUBBLICITÀ

Clan Mallardo, l’estorsione al Domitiana Cafè:«E’ andato a prendere il regalo»

PUBBLICITÀ

Una estorsione che rivela non soltanto la forza intimidatrice del clan Mallardo a Giugliano ma che fa emergere anche il contrasto tra vecchie e nuove leve del clan. Tra gli episodi ‘raccontati ‘ dall’ultima ordinanza di custodia cautelare nei confronti dei membri del gruppo di Giugliano c’è anche la ‘storia’ dell’estorsione al Domitiana Cafè. A ricostruire la vicenda una fitta serie di intercettazioni tra affiliati al gruppo tra cui Vincenzo De Luca e un altro affiliato. Il primo racconta a quest’ultimo che un altro affiliato gli aveva proposto di andare a prendere l’estorsione al Domitiana Cafè:«Andiamo a prendere il regalo». La persona in sua compagnia gli dice di non andare perchè a sbrigare questa ‘pratica’ ci ha già pensato «Il vecchio», facendo riferimento a Mario Quaranta.

L’estorsione al Domitiana Cafè e il ruolo di Cecere e Quaranta

De Luca, parlando con il suo interlocutore, ripercorre tutta la storia delle ripetute richieste avanzate dal clan nei confronti del titolare del bar rivelando che in passato il proprietario è stato oggetto di pressanti imposizioni da parte di Giuseppe Sacco, Giuseppe Ciccarelli e Salvatore Lama. Fatto questo che avrebbe portato il commerciante in contrasto con l’allora reggenza del gruppo accusata di non avere rispetto e di non conoscere le ‘vecchie regole’. E’ in questo passaggio che emerge il contrasto tra la vecchia gestione del clan e l’attuale reggenza. «Peppe Ciccarelli, Peppe Sacco e quell’altro là! come si chiama quell’altro? Lama… Salvatore Lama! Tutti e tre per fatti loro, poi dicevano: “Quella la famiglia va trovando il regalo! Ma sul libro non ci stava scritto “regalo Bar Domitia o Bar Rosario “… Hai capito o no? E però quello li ha cacciati! Dove è andato a finire?». De Luca dunque afferma che, a causa di tali soprusi, il proprietario del bar aveva manifestato avversione nei confronti della “famiglia “, ma aveva cambiato opinione dopo aver conosciuto gli «uomini veri che stanno adesso, cioè Stefano e Zi Mario», intendendo agli attuali referenti di vertice del clan Stefano Cecere e Mario Quaranta.  Dalla lettura del provvedimento emerge dunque che Ciccarelli, Sacco e Lama, sebbene pienamente integrati nella “ famiglia Maliardo”, tanto da evocarla a scopo intimidatorio, non hanno sempre versato le somme di denaro estorte nelle casse del clan, in quanto spesso se ne sono appropriati. Di tanto si lamentano De Luca e il suo interlocutore, nelle conversazioni ambientali. Come emerge poi da quest’ultime a recarsi presso il medesimo bar per ricevere il “regalo” è stato Quaranta al fine di agevolare effettivamente il clan Maliardo. Di tanto si rallegrano De Luca e l’altro affiliato che infatti non intendono andare nuovamente presso il medesimo bar, in quanto già si era recato il Quaranta.

PUBBLICITÀ

 

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Francesco Schiavone, la scelta di discontinuità con il passato prima del pentimento

Francesco Schiavone è da qualche ora ufficiamente un collaboratore di giustizia, ma le prima avvisaglie di discontinuità con il...

Nella stessa categoria