Era in vacanza a Barano d’Ischia, Lilia Muradova, la 58enne russa ricercata dalle autorità russe poiché accusata di truffa sull’acquisizione di una società farmaceutica. Il prelievo dell’azienda che coinvolge anche il senatore ed ex ministro russo Dmitry Savelyev e Valentina Tereshkova, figlia di Elena, ovvero prima donna cosmonauta russa. La 58enne al momento è in attesa di estradizione. A suo carico, infatti, pende un mandato di arresto emesso dal Tribunale di Mosca (distretto di Presnensky) il 19 novembre del 2020.
Liia Muradova è stata trovata dai poliziotti del commissariato locale in una struttura ricettiva di Ischia. Quando si è registrata, nella Centrale Operativa è scattato l’alert. La donna, una volte di fronte agli agenti, non ha opposto resistenza. Quest’ultima è coinvolta nell’inchiesta che portato al mandato di arresto per Elena Loss, cioè la revisore dei conti russa che aveva acquistato la terme di Chianciano e presentato un’offerta per il parco Sant’Elena in Toscana. Oggi, la stessa donna, è ricercata in campo internazionale per la medesima presunta truffa. A riportarlo è Fanpage.
La vicenda
Il quadro completo della vicenda gira attorno all’acquisizione di Pharmaservice, azienda che si occupa cella commercializzazione di probiotici e che detiene i marchi più importanti del settore. La società è stata create nel 2018, di proprietà di Probiofarm, i cui soci fondatori sono Dmitry Savelyev (55%), Valentina Tereshkova (15%) e proprio Lilia Muradova (35%) che copre il ruolo di direttore generale.
Stando ad una ricostruzione del quotidiano russo Kommersant, Elena Loss, nominata consigliere del direttore, avrebbe preso completamente il controllo della Probiofarm. E, inoltre, della Pharmaservice con la collaborazione dei due dirigenti tra cui la Muradova e Konstantin Belyaev, anch’egli in manette.
Le accuse
La Loss sarebbe riuscita, con “l’aiuto” di una falsa notizia, a far valutare i beni della società per un valore di 313 milioni di rubli (circa 4,7milioni di euro) a dispetto di un valore reale di 470mila rubli (vale a dire poco più di 7mila euro). Poi, con il consenso della Muradova, avrebbe venduta le azioni della Pharmaservice e trasferito la proprietà all’insaputa di Savelyev e della Tereshkova. I due, dopo aver scoperto la nuova composizione societaria, avrebbero sporto denuncia.
La seconda contestazione riguarda invece l’acquisto di strumentazioni per 336mila rubli (poco più di 5mila euro): un costo che però sarebbe stato indicato in 5,7 milioni di rubli (poco più di 87mila euro) dalla Benevent Trading, società controllata dalla Loss.

