giovedì, Luglio 31, 2025
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Marchio “McFratm”: contesa tra il Napoli e i familiari del fondatore del pub di Secondigliano

Potrebbe finire in tribunale la disputa sul marchio “McFratm”, per il quale il Calcio Napoli ha richiesto la registrazione presso la Camera di Commercio dopo la conquista del quarto scudetto. Il nome, utilizzato come soprannome per il centrocampista scozzese McTominay – diventato un fenomeno mediatico tra i tifosi – è stato subito individuato dalla società azzurra come potenziale leva di merchandising. Tuttavia, il marchio è ufficialmente rivendicato dai familiari di Massimo Chiaiese, imprenditore deceduto in un incidente stradale proprio nella notte dei festeggiamenti per il titolo.

Chiaiese era il proprietario del pub “McFratm” in corso Secondigliano e, secondo i suoi familiari, aveva già utilizzato il nome per l’insegna del locale e per una linea di t-shirt “già a partire dai primi mesi del 2024”, quindi ben prima dell’arrivo del calciatore a Napoli.

A rappresentare la famiglia è l’avvocato Alessandro Senatore, che ha presentato formale opposizione all’UIBM (Ufficio Italiano Brevetti e Marchi) contro la richiesta di registrazione presentata dal club partenopeo il 16 maggio scorso. Inoltre, è stata inviata una lettera inibitoria al Calcio Napoli. Lo riporta Il Corriere della Sera.

Secondo il legale, benché Chiaiese non avesse formalmente registrato il marchio, “ne aveva certamente il preuso, come risulta da numerose prove in nostro possesso, tipo interviste e articoli sulla vicenda pubblicate da più di un mezzo di informazione”. E aggiunge: “Del resto, l’insegna della paninoteca è ben visibile da tempo a tutti gli avventori e il signor Chiaiese venne pure intervistato nel corso di una popolare trasmissione radio qui a Napoli. Di tutto ciò conserviamo documentazione che può essere presentata in ogni sede”.

La vicenda, tutt’altro che marginale, ha un risvolto economico significativo. Il presidente del Calcio Napoli, Aurelio De Laurentiis, noto per il suo fiuto imprenditoriale, ha intuito immediatamente il potenziale del nome dopo che il terzino Pasquale Mazzocchi, durante un’intervista televisiva, aveva battezzato McTominay con il simpatico soprannome. Da lì, l’intenzione di trasformarlo in un marchio di successo.

Ora, però, tutto è bloccato dall’opposizione legale. “Non abbiamo intenzione di arrivare per forza alla causa, nemmeno vogliamo speculare”, chiarisce Senatore. “Tuttavia, come avvocato devo curare gli interessi della vedova, la signora Maria Murolo, e della sua figlioletta di appena sette anni”.

Il legale aggiunge che “non vogliamo elemosinare nulla, per cui siamo pronti ad avviare una trattativa con la società Calcio Napoli qualora ve ne fossero le condizioni”, ma rivela anche che “abbiamo ricevuto altre offerte riguardo l’utilizzo di un marchio che a Napoli ha certamente un grosso appeal”.

Infine, Senatore tiene a sottolineare “la grande dignità e compostezza della vedova, la quale è rimasta molto dispiaciuta quando ha saputo dell’iniziativa del Calcio Napoli”.