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Era detenuto al carcere di Poggioreale in espiazione pena di una condanna di 4 anni di reclusione per ricettazione ed evasione, il magistrato di sorveglianza di Napoli gli ha concesso di espiare la pena presso il suo domicilio di Via Oliviero Zuccarini, a Scampia. Si tratta di Marsicano Marino, 65enne napoletano, difeso dall’avvocato Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord. Marsicano aveva già beneficiato della detenzione domiciliare, ma gli era stata revocata lo scorso Gennaio a causa di una presunta evasione, su decisione del magistrato di Sorveglianza di Napoli, Dott.ssa Angelica Di Giovanni. Oggi però la decisione diametralmente opposta, con nuova concessione della detenzione domiciliare a distanza di solo 3 mesi dalla presunta evasione, grazie anche all’applicazione della nuova svuotacarceri prevista dal Decreto Legge “Cura Italia” emesso in piena emergenza sanitaria nazionale causata dal Covid 19.
Marsicano Marino è volto conosciuto alla cronaca nazionale, perché nel 2014 durante la 64esima edizione del festival di Sanremo, bloccò lo spettacolo per protesta, minacciando il suicidio.
Senza stipendio da sedici mesi, pur lavorando ogni giorno, hanno scelto il Teatro Ariston e l’inizio della 64esima edizione del Festival di Sanremo 2014 per una protesta drammatica. A.S. e Marino Marsicano, due operai campani del Consorzio di bacino delle province di Napoli e Caserta hanno minacciato di gettarsi nel vuoto, urlando la loro frustrazione, aggrappati all’impalcatura della galleria del teatro Ariston. Hanno sventolato una lettera della balconata, poi letta dal conduttore della kermesse musicale, Fabio Fazio, che li ha poi convinti a non fare sciocchezze e a scendere.
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