«Me l’ha promesso, gli ha dato dieci botte», l’elogio del boss al killer di Izzi

«Me l’aveva promesso, dieci botte e non ha sbagliato un colpo. Ma come ha fatto?». Furono queste le parole del boss Carlo Lo Russo subito dopo l’omicidio di Pasquale Izzi: zì Carlo però non sapeva che mentre parlava icarabinieri e la polizia lo stavano ascoltando. Queste le sue parole pronunciate la sera del 29 marzo. Sono passate oltre dieci ore dall’omicidio di Pasquale Izzi. Nell’abitazione di Carlo Lo Russo alla seconda traversa di via Janfollaci il boss commenta con la moglie proprio l’esecuzione dell’omicidio. Le spiega quali siano state le ragioni di quel delitto e dell’antipatia che provava per Izzi. Secondo il racconto di Carlo, Mariano Torre che,evidentemente, insieme a Luigi Cutarelli erano appostati nei pressi della sua abitazione, avrebbe avvisato Carlo di aver localizzato la vittima. Qualche giorno prima del delitto i due avevano addirittura citofonato presso l’appartamento della vittima per essere sicuri di non sbagliare bersaglio.