«Mi chiamavi cuore e adesso la mia vita senza te sarà uno strazio». Sono queste le parole che Arcangelo Cimminiello, il 21enne considerato ras dei Mazzarella, dedica ad Annamaria Palmieri ‘Nino D’Angelo’, la donna uccisa nel Bronx di San Giovanni a Teduccio due mesi fa. Una frase che per gli investigatori non lascia spazio ai dubbi: i due si conoscevano e frequentavano gli stessi ambienti.
La donna fu uccisa lo scorso 23 febbraio con le modalità ‘riservate’ ai veri boss: raggiunta al viso da 3 colpi d’arma da fuoco fu brutalmente ammazzata nel cosiddetto Bronx di San Giovanni a Teduccio. Era molto conosciuta nell’ambiente della malavita organizzata dell’area tra la cintura napoletana e la provincia a sud del capoluogo con il soprannome di Nino D’Angelo per i capelli a caschetto che la contraddistinguevano. Legata al clan Formicola, Palmieri è stata raggiunta dai sicari intorno alle 21 quando stava recandosi a casa del figlio, una circostanza che fa pensare che i killer conoscessero gli spostamenti della donna e che stessero attendendo il momento giusto per mettere a segno il primo omicidio dell’anno legato all’ambito della camorra napoletana.
