Sono stati celebrati stamattina nella chiesa Dell’Immacolata di Qualiano i funerali di Domenico Ciancio e Rosaria Carandante, i coniugi trovati senza vita nella loro abitazione di via Palizzi domenica pomeriggio. Gli esami autoptici svolti ieri sui corpi di Domenico e Rosaria hanno confermato la prima ipotesi avanzata dagli investigatori che si sono recati sul posto: i coniugi di via Palizzi sono morti per asfissia da monossido di carbonio per le esalazioni.
Restituiti i corpi alla famiglia, la comunità qualianese ha potuto tributare l’ultimo saluto alla coppia tragicamente scomparsa; una morte che ha fortemente colpito la cittadina a nord di Napoli che si è stretta nel dolore e nel silenzio per salutare Rosaria e Domenico. Tante persone hanno voluto dire addio alla coppia che lascia due figli di 10 e 13 anni. Presenti anche diversi esponenti del mondo politico.
Sono stati proprio i familiari insieme alla figlia ad adornare le bare dei genitori prematuramente scomparsi: un mazzo di fiori sulla salma della madre Rosaria, una maglia di calcio su quella del Papá Mimmo.
“Vorremmo essere di conforto ma ci mancano le parole. Allora ci affidiamo a Dio perché nessuno di noi può fare un giudizio ne commenti. La preghiera è l’unica cosa che in questo momento può risollevare le famiglie” con queste parole don Francesco Martino, parroco della Parrocchia Maria SS.Immacolata ha dato inizio alla celebrazione eucaristica.
Lacrime e abbracci strazianti hanno circondato di affetto le rispettive famiglie.
“Non esiste una morte ragionevole. La loro vita è giunta al termine insieme. quel giorno davanti all’altare hanno fatto una promessa di vita eterna. Ed oggi i figli vedranno i loro genitori uniti. Non ho molte parole da poter dire: la nostra vita è come il vento, si disperde. Solo la parola di Dio può trionfare sul dolore. Ora sono nelle mani di Dio nessun tormento li toccherà oggi il signore ha dato pace alla loro storia. Il problema non è di chi Se ne va ma di chi resta solo il Signore potrà consolare i cuori distrutti”– queste le parole dell’omelia del parroco che ha provato a lanciare un messaggio di speranza.
LE FOTO DEI FUNERALI
