E’ stata annullata l’ordinanza di custodia cautelare per Antonio Fusco, il titolare di “Arredamenti Lupin” che fornisce attrezzature per la ristorazione.
Il 45enne finì in manette con l’accusa di aver acquistato numerosi immobili all’asta pagando uomini del clan affinché scoraggiassero gli altri potenziali acquirenti. Inoltre sarebbe stato sempre Fusco a pensare al progetto per costruire il ristorante di una nota catena di fast food a Castel Volturno, su un terreno già di proprietà di un altro imprenditore, colluso con i Bidognetti e colpito da confisca.
Gli atti sono stati rinviati al Tribunale del Riesame, per il Riesame bis. Non sono state riscontrate le dichiarazioni del pentito D’Angelo sul giro d’aste. Sono state dimostrate tramite documenti, a cura dell’avvocato Ferdinando Letizia che difende Fusco, gli acquisti che non erano mai avvenuti all’asta (tranne uno), quesiti mai motivati dal Riesame e rispetto ai quali la Cassazione ha annullato.
Arrestato il titolare di ‘Arredamenti Lupin’, le gravi accuse della Dda


