Dopo la vicenda di Antonio Natale, il ragazzo scomparso da Caivano lo scorso 4 ottobre in circostanze da chiarire, si torna a parlare anche della scomparsa di Enco Vitulli, il ragazzo originario di Secondigliano scomparso dal suo quartiere dall’11 febbraio del 2020. Dopo l’appello, in un video del giornalista Pino Grazioli, la madre del ragazzo ha ricevuto due telefonate molto importanti.
La prima telefonata è di una ragazza che avrebbe rivelato alla madre di Enco che il figlio negli ultimi tempi svolgeva il ruolo di “palo” nello spaccio di droga nella zona dei “Sette Palazzi”. La seconda telefonata, invece, avrebbe svelato il luogo in cui potrebbe trovarsi il corpo Enco: la Vela Celeste, a Scampia. Grazioli era insieme alla madre e, con il suo cellulare, ha ripreso attimi di tensione ed agitazione. Secondo il giornalista, Enco potrebbe essere stato ucciso.
In un video postato su Tik Tok, la madre di Enco viene circondata da un gruppo di donne che la circondano e l’aggrediscono verbalmente e adusandola di essere responsabile dello stile di vita del figlio e della sua scomparsa.
“Si tratta di episodio assolutamente vergognoso e che condanniamo senza ombra di dubbio. Abbiamo collegato la vicenda di Enco con quella di Antonio perché le storie sono molto simili e soprattutto affinché la forza della madre di Antonio, che ha sfidato la camorra pur di riavere il corpo del figlio e giustizia, possa dare conforto a quella di Enco ed essere da esempio per tutti quei genitori di quei ragazzi che stanno intraprendendo strade a rischio”, hanno commentato il Consigliere Regionale dii Europa Verde Francesco Emilio Borrelli ed il conduttore radiofonico de la Radiazza Gianni Simioli.
