Ne ha viste di tutti i colori. Ha subito i peggiori crimini: ricatti psicologici, abusi, violenze sessuali. La compagna di Roberto Escobar, fratello del leggendario re della cocaina Pablo Escobar, ha raccontato la sua storia al sito Leggo e in un libro-confessione titolato Regina e prigioniera. La mia vita con gli Escobar, scritto con Carlotta Zavattiero. Di seguito l’intervista riportata da Leggo:
«Come ha conosciuto gli Escobar?»
«Li ho conosciuti nella Catedral (il carcere colombiano). Vi entrai per la prima volta come Principessa Colombia, un ruolo che prevedeva la visita nelle carceri. Ci arrivammo così, io e altre Miss». Poi l’ammissione della consapevolezza del traffico di droga: «Certo, sapevo tutto grazie ai mezzi di comunicazione. Dopo averli conosciuti mi pareva incredibile che quanto si diceva fosse vero».
«I problemi con il mio compagno sono iniziati quando sono rimasta incinta. Lui voleva che abortissi. Sono stata costretta ad assaggiare cibi destinati a lui anche se aspettavo la mia primogenita. Quando invece gli rivelavo le violenze di un compagno di detenzione, mi diceva di stare zitta e che la colpevole ero io. Ma la verità è che quella situazione piaceva a lui».
Violentata e fatta violentare
Leggo inoltre racconta di quando Roberto Escobar è arrivato a violentarla e farla violentare. Di seguito le dichiarazioni riportate dal giornale:«Questa esperienza è la più traumatica e peggiore che una donna possa vivere. Ricordo che stavamo cenando. Mi sono alzata dalla tavola per andare al bagno e quando sono tornata, ho perso in un attimo la nozione delle cose. Mi sono risvegliata nella stanza di un albergo con Roberto e Camilo, un giovane sconosciuto».
Poi la clamorosa confessione: Roberto, fratello di Pablo, avrebbe un ruolo nella morte del re della cocaina: «Dall’ultima conversazione che ho avuto con Pablo e per quanto ha pubblicato Juan Pablo, suo figlio, nel suo libro, penso di sì».
