E’ stato condannato a quattro anni di reclusione il 29enne che alla guida di un Suv di grossa cilindrata, all’alba dello scorso 5 maggio, investì e uccise Sara Romano, 21enne napoletana.
Morte di Sara Romano, condannato a 4 anni l’uomo che investì e uccise la 20enne a Napoli
L’investitore dopo l’impatto si diede alla fuga, senza prestare soccorso, facendo perdere le sue tracce. A seguito di rapide indagini da parte degli inquirenti il 29enne poi si costituì presentandosi spontaneamente. La famiglia della ragazza si è rivolta al deputato Borrelli dopo una sentenza giudicata insufficiente. “La vita di nostra figlia non
vale quattro anni”, ha dichiarato il papà della ragazza.
“Sono d’accordo con il papà di Sara, una vita non vale quattro miseri anni. Da pochi giorni è entrato in vigore il nuovo codice della strada, che giudico un palliativo assolutamente inutile per fermare le stragi che continuano a consumarsi ogni giorno nelle strade italiane. Servono pene più severe, ma da sole non bastano, serve anche più prevenzione, tutte misure che questo governo non vuole assolutamente mettere in campo. Servono più controlli in strada, servono più dossi, serve un piano serio di prevenzione, da valutare strada per strada, Comune per Comune. Le nuove norme, invece, non serviranno a fermare questa lunghissima scia di sangue”. Così Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi – Sinistra.
POTREBBE INTERESSARTI – Rita Granata travolta e uccisa a Napoli, autista condannato a 8 anni
Condannato a 8 anni l’automobilista che travolse e uccise la giovane Rita Granata a maggio di quest’anno in via Leopardi a Napoli. L’uomo non prestò soccorso e risultò positivo al test di droga e alcol. La sentenza al termine del rito abbreviato. Intanto la famiglia della giovane vittima chiede norme più severe.
Lo scorso luglio il personale della Unità Operativa Infortunistica Stradale della Polizia Locale di Napoli ha eseguito un’ordinanza restrittiva di misura cautelare per il responsabile del sinistro stradale mortale accaduto in Via Leopardi il 5 Maggio 2024.
Erano le ore 04:15, quando la giovane Rita Granata nell’attraversare la strada sulle strisce pedonali veniva investita da una Volkswagen Polo condotta da R.A. di 24 anni, residente a Quarto, che si allontanava senza prestare soccorso salvo poi ritornare sul posto dopo alcune ore. La giovane Rita veniva trasportata in condizioni gravissime al vicino ospedale San Paolo per poi essere trasferita d’urgenza a Nocera Inferiore dov’è deceduta l’8 maggio, dopo 3 giorni di agonia.