PUBBLICITÀ
HomeAttualitàNapoli insultata nel test di italiano in una scuola: ''Sommersa dalla spazzatura''

Napoli insultata nel test di italiano in una scuola: ”Sommersa dalla spazzatura”

PUBBLICITÀ

Nel test di grammatica del Dipartimento Educativo del Canton Ticino, Napoli è descritta come “sommersa dalla spazzatura”, alimentando un dannoso stereotipo. Un caso che solleva il tema dei pregiudizi nei materiali scolastici.

L’insulto nel test di italiano

I luoghi comuni su Napoli, spesso ingiusti e riduttivi, sembrano aver trovato spazio persino nei materiali didattici scolastici. Un caso recente ha scatenato polemiche e indignazione: il Dipartimento Educativo del Canton Ticino ha inserito, in una scheda di grammatica scaricabile su ScuolaLab, un riferimento alla città partenopea che ricalca uno degli stereotipi più dannosi, quello della spazzatura.

PUBBLICITÀ

La scheda in questione è stata pensata per aiutare gli studenti a distinguere tra proposizioni coordinate e subordinate, utilizzando un gioco sui “treni del mondo”. Ogni treno rappresenta un Paese diverso e la descrizione di ciascuno mette in luce le bellezze locali. Mentre per le altre città si esaltano i panorami, i monumenti e la cultura, per Napoli l’unico dettaglio che emerge è una “montagna di spazzatura”. Questo esercizio, apparentemente innocente, perpetua un’immagine distorta e negativa della città, riducendola a un simbolo di degrado.

Non è certo la prima volta che Napoli viene insultata ricorrendo ai soliti stereotipi. L’affronto da parte del giornalista milanese Filippo Facci è passato, infatti, inosservato anche dall’Ordine dei Giornalisti.

La denuncia di Forgione

A sollevare la questione sul test è stato lo scrittore Angelo Forgione, che ha denunciato pubblicamente l’accaduto, sottolineando l’assurdità di un simile pregiudizio. Forgione ha ironicamente messo a confronto la descrizione di Napoli con quella di altri luoghi: “Dal treno olandese si vedono i tulipani che rallegrano l’orizzonte. Dal treno turco si ammirano le moschee di Istanbul. Il treno giapponese offre sushi e chiacchiere con Mila e Shiro. Il treno svizzero è talmente puntuale che persino la signora Rottermeier arriva in ritardo!”. Una vera e propria provocazione per denunciare il trattamento ingiusto riservato a Napoli, relegata a una misera immagine di spazzatura, senza spazio per le sue ricchezze culturali, artistiche e paesaggistiche.

Una scheda vecchia, lo avevano capito leggendo la data di pubblicazione dell’eserciziario, ma è stata comunque scritta illo tempore in modo offensivo e inaccettabile, con differenza di trattamento dei popoli, cioè discriminazione; “sfuggendo” al controllo degli esperti linguisti e finendo sotto gli occhi degli studenti per anni senza che nessuno si sia preoccupato di eliminarla, finché qualche fiero napoletano non se n’è accorto e ha protestato” – ha aggiunto Forgione. “Una figuraccia ticinese che conferma ancora una volta come la protesta dei napoletani, se fondata, sia sacrosanta. Altro che suscettibilità e vittimismo! Quelli li lasciamo al Codacons e a certi politici italiani che si rizelano per una canzoncina sull’Italia neanche offensiva di un cantante estone, ma tacciono quando a essere davvero vilipesa è la sola Napoli.

Questa vicenda mette in luce come gli stereotipi possano radicarsi nei luoghi comuni e addirittura nei test e in altri materiali educativi, influenzando negativamente la percezione delle nuove generazioni. È fondamentale superare questi pregiudizi e raccontare Napoli nella sua complessità, senza ridurla a un semplice cliché.

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ