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sabato, Aprile 27, 2024
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Napoli sconfitto contro la Lazio, Fedele e Chiariello: “Siamo preoccupati, squadra senza identità”

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Enrico Fedele ha commentato l’avvio stagionale del Napoli ai microfoni di Radio Marte: “Qual è l’aspetto positivo di queste prime giornate? Non possiamo trovare un ago nel pagliaio: io, di fattori positivi, non ne vedo… Il Napoli preoccupa, però non mi allarmo. Sono preoccupato, lo ripeto, e non da adesso. Il Napoli ha fatto una campagna acquisti di investimento, allungando la rosa ma non prendendo titolari per competere in Europa” ha affermato l’opinionista radiofonico.

“L’arrivo di Garcia – ha aggiunto – non ha inciso minimamente sui giocatori da prendere, perché ha fatto tutto De Laurentiis, convinto di trovare ogni volta le pepite d’oro, ma le ciambelle non riescono sempre col buco… Il Napoli aveva un grande palleggiatore a centrocampo e vari calciatori a fare da filtro, cosa che adesso non può permettersi di fare perché non ha più Kim in difesa” ha concluso Fedele, al termine del suo intervento nel corso della trasmissione Forza Napoli Sempre.

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L’editoriale di Chiariello: “Perché il Napoli ha perso identità? Cosa accade a Kvara?”

Nel corso di ‘Campania Sport’ su Canale 21, il giornalista Umberto Chiariello è intervenuto con il suo consueto editoriale: “E’ arrivata la prima sconfitta della gestione Garcia e la caduta del Napoli dalla vetta della classifica dopo 40 partite. In una piazza normale sarebbe vista come un incidente di percorso, a Napoli invece è una tragedia.

Il problema è che ci troviamo in una situazione, dovuta al calendario e alla pausa per le nazionali, piuttosto difficile. Ci troviamo nella stessa situazione dell’anno scorso, la città Genova è di nuovo decisiva. L’anno scorso, dopo i Mondiali, il Napoli perse a Milano giocando una partita mediocre. Bergomi a Sky disse che il Napoli era la squadra più in difficoltà in quel momento, fu subito smentito da 10 partite consecutive vinte dalla squadra di Spalletti. L’anno scorso la vittoria con la Samp rilanciò il Napoli, ora si gioca contro il Genoa, che è una squadra ostica. L’ha dimostrato anche oggi, perdendo solo nel recupero col Torino. Sarà una partita fondamentale per il Napoli, con una vittoria si riparte in attesa di un turn de force di 7 partite con la Champions che incombe. Se il Napoli non riuscisse a vincere a Genova ecco che si aprirebbero immediatamente i processi.

Quello fatto l’anno scorso dal Napoli è irripetibile, rivincere con 20 punti di vantaggio non è possibile. Quest’anno bisogna combattere partita per partita se si vuole arrivare a traguardi importanti. Quest’anno le milanesi dimostrano di essere competitive. Il Milan ha messo nel motore due calciatori della Premier, Pulisic e Loftus-Cheek e un talento olandese interessante a centrocampo, Reijnders. Ha inoltre mantenuto i suoi tre punti di forza: Maignan, Theo Hernandez e Leao, ed ha aggiunto molti uomini in rosa che l’anno scorso non aveva. L’Inter ha cambiato pochissimo, ha preso un portiere esperto al posto di Onana, e una scommessa in attacco come Thuram, che finora non è stato un bomber. Se dimostra, come oggi con la Fiorentina, di essere un attaccante importante, l’Inter è molto forte. Ha preso Frattesi, Arnautovic, Sanchez, Carlos Augusto e Pavard. Il Napoli ha preso solo tre uomini, dei giovani probabilmente interessantissimi. Lindstrom è un talento puro, Cajuste mi sembra un buon giocatore, aspetto Natan.

Il Napoli anche l’anno scorso aveva perso con la Lazio, ma era stata una partita bloccata, ieri invece è stato preoccupante. Per 55’ ho visto un bellissimo Napoli, la Lazio ha rischiato di soccombere, ma la squadra di Garcia non è riuscita a realizzare. Poi c’è stato il black-out. Juan Jesus probabilmente è il giocatore che ha meno colpe di tutti, le critiche sono ingiuste. Il problema è che la squadra come si è sembrata bloccata dopo l’1-2, si è allungata. Poi ci sono stati miss-match evidenti: Olivera ha visto la targa di Felipe Anderson per tutta la partita. Anguissa, assente ingiustificato, Luis Alberto l’ha devastato letteralmente. Nel secondo tempo capitan Di Lorenzo non ha preso mai Zaccagni. Il Napoli ha avuto problemi sulle fasce e nelle distanze a centrocampo, che non ha saputo più fare le preventive, accorciare la squadra ed avere idee per gli attaccanti. L’unica soluzione era andare lungo su Osimhen. Il Napoli sulle fasce non è andato e Garcia ha fatto l’errore di togliere i giocatori che andavano ampiezza e mettere altri che si accentravano. Il secondo tempo preoccupa, ma bisogna avere calma e serenità perché questa squadra è forte. C’è però un problema Kvara. Perché non è più centrale nel progetto Napoli? Ha problemi fisici? Mi sembra assurdo togliere il giocatore che ha più colpi di tutti quando devi cercare di pareggiare. Sono interrogativi che noi e Garcia dobbiamo porci, ma le condanne in questa città devono essere rimandate.

Vi siete juventinizzati, pensate che il Napoli debba vincere per forza. Bocciate giocatori che non avete mai visto all’opera. E’ evidente che Natan non è pronto perché viene dal campionato brasiliano, con modi di difendere completamente diversi dalla Serie A. Garcia non se la sente di bruciare un ragazzo che deve imparare il modo di difendere del Napoli. Non è certo Juan Jesus il problema del Napoli, certo la stagione non può fatta solo con l’ex Roma. Se Natan si rivelerà una scommessa persa per il Napoli saranno problemi. Io chiedo solo pazienza e non condannare allenatore e giocatori prima di vedere cosa possono fare. Aspettiamo Genova, che sarà il crocevia della stagione. La vera preoccupazione è il secondo tempo, dove il Napoli è apparsa una squadra frastornata. Perché ha perso identità all’improvviso? Questa è la vera domanda da farsi”.

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