«È vero che le sigarette sono tornate presenti da qualche tempo e sono spesso tollerate dalle forze dell’ordine e non è raro che questa attività non venga percepita come illegale da chi la svolge ma noi crediamo che pubblicizzarne addirittura la presenza su Google Maps sia una mancanza di rispetto per tutti quei napoletani che lottano quotidianamente per il totale ripristino della legalità a Napoli». Queste le parole di Flavia Sorrentino, responsabile dello sportello «Difendi la città» del Comune di Napoli. Ad allertarla, come riportato da ‘Il Mattino’, un cittadino napoletano che, cercando su Google Maps “sigarette di contrabbando”, si è visto tracciare un percorso che portava a via Forcella.
«È anomalo verificare – continua Sorrentino – che tale segnaposto è fissato accanto alla Biblioteca ‘a porte aperte’ dedicata ad Annalisa Durante, la ragazza di quattordici anni uccisa il 27 marzo 2004 a Forcella durante uno scontro a fuoco fra diverse fazioni della camorra e chi, se non chi fa attività illecite è responsabile del contrabbando delle sigarette? Abbiamo già segnalato a Google la necessità di eliminare questo segnaposto affinché si ripristini l’onore dei tantissimi abitanti onesti di Forcella. Il nostro impegno è quotidiano per il ripristino della legalità».
