venerdì, Luglio 18, 2025
HomeCronaca"Napoli sei tu, non Mare Fuori o Gomorra", il messaggio della sorella...

“Napoli sei tu, non Mare Fuori o Gomorra”, il messaggio della sorella di Giogiò alla città

«Non ti voglio descrivere perché non l’ho mai fatto, mi sono limitata sempre a dire che eri la persona più sensibile. Eri la mia piccola ombra, il gigante buono. Tu sei un uomo d’onore, il migliore. Napoli sei tu, non Mare Fuori o Gomorra». Così, in una lettera letta in chiesa, Ludovica, la sorella di Giogiò, ricorda il 24enne ucciso a Napoli.

«Quante volte hai creato piccole trappole in casa, opere ingegneristiche. E tutti gli scherzi. Siamo sempre stati una squadra. Non ti è mai importato cosa io volessi, lo esaudivi», si legge nel testo. E ancora: «Parli con tutti, sei curioso su tutto. Uso il presente perché è l’unico che tu conosci. Imitando te ho imparato che nessuno va lasciato mai da solo. Perché suoni il corno? Perché nessuno lo suona. Sei un gigante buono, sempre a sorreggere tutti. Tu sei un centro di gravità permanente. Tu ami questa città e mai l’avresti lasciata nonostante io ti avessi detto di farlo Napoli sei tu non è Mare fuori o Gomorra o il Maestro delle cerimonie».

Prima dell’inizio dei funerali sono arrivati in chiesa il ministro Gennaro Sangiuliano, che ha abbracciato a lungo la mamma, e il governatore Vincenzo De Luca. Lungo abbraccio anche con il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.

Presenti diversi esponenti delle istituzioni, come Antonio Bassolino, Sergio Costa, e della Cultura come Maurizio de Giovanni. La Chiesa del Gesù Nuovo è gremita da tanti amici di Giogiò e comuni cittadini
Sulla bara il corno di Giogiò
Applausi anche in chiesa all’arrivo della salma di Gioogiò. La bara bianca viene abbracciata dalla mamma che si chiede «perché» e chiede anche «giustizia». Alla sua richiesta di nuovo applausi in chiesa.

Sulla bara il corno che suonava il giovane e una sua foto.
La mamma di Giogiò: «Ergastolo per il balordo»
«Ergastolo per il balordo, ergastolo per il balordo. Non è giusto». Lo ripete la mamma di Giovanbattista: «Quel balordo ha ammazzato una comunità intera – dice – Dobbiamo cambiare la storia con la morte di Giogiò, la sua morte è stato un sacrificio, è inaccettabile. Gli ho preparato il vestito perché ci teneva al concerto con la Scarlatti ed ora è nella bara».

Antonio Sabbatino
Antonio Sabbatinohttp://InterNapoli.it
Iscritto all'Albo dei pubblicisti dall'ottobre 2012, ho sviluppato nel corso degli anni diverse competenze frutto dell’esperienza sul campo in ambito politico, sociale, della cronaca, sia bianca che nera. Sono stato conduttore radiofonico di programmi musicali presso Radioattiva, radio web napoletana e redattore e collaboratore di diverse testate online. Attualmente sono inviato per InterNapoli.it che rappresenta una delle realtà più dinamiche del panorama giornalistico napoletano, campano, la neonata testata Tell che approfondisce i grandi temi politico-sociali a più livelli e Comunicare il Sociale rivista specializzata di Terzo Settore. Vincitore di diversi premi giornalistici locali e nazionali, sono mosso sempre dalla curiosità: il vero sale di questo mestiere.