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Napoli, spese pazze nelle Municipalità per i gettoni di presenza ai consiglieri, indaga la Corte dei Conti

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La Procura della Corte dei Conti della Campania ha aperto un’inchiesta sulle spese sostenute dalle dieci Municipalità di Napoli. A condurre gli accertamenti è la Guardia di Finanza, che sta analizzando gli atti relativi ai cosiddetti “parlamentini”.

A destare l’attenzione dei magistrati contabili è stato soprattutto l’aumento dei costi complessivi: dai circa 7,1 milioni di euro stimati nel 2024 si è passati a oltre 7,5 milioni nell’anno in corso.

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Secondo le prime informazioni, le indagini riguardano in particolare le Municipalità:

  • 1 (Chiaia, Posillipo e San Ferdinando),
  • 2 (Avvocata, Montecalvario, Mercato, Pendino, San Giuseppe e Porto),
  • 6 (San Giovanni, Barra e Ponticelli),
  • 9 (Soccavo e Pianura).

Il nodo dei gettoni di presenza

Al centro dell’inchiesta ci sarebbero le riunioni delle commissioni consiliari municipali, che garantiscono un gettone di presenza ai componenti. Il numero massimo consentito è di 28 presenze al mese, che possono fruttare fino a 1.000 euro netti mensili, pari a circa 12mila euro annui per consigliere.

Una nota del Comune di Napoli, finita tra le carte della magistratura contabile, ha già evidenziato le criticità relative ai costi.

Polemiche e richieste di abolizione

La notizia ha alimentato un clima di polemica politica: da un lato chi difende l’operato delle Municipalità, considerate fondamentali per la gestione dei quartieri, dall’altro chi rilancia la richiesta di abolirle per contenere la spesa pubblica.

Le indagini sono coordinate dal procuratore Antonio Giuseppone e dal sostituto procuratore Ferruccio Capalbo.

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