Neonato morto durante l’allattamento, il papà denuncia: “Avevamo chiesto di portarlo al nido, la mamma era stanca” 

“Era sfinita da 17 ore di travaglio dopo il parto le hanno subito portato il piccolo a letto” spiega il padre del neonato morto all’ospedale Pertini di Roma che difende poi le neo-mamme: “Molte sono lasciate sole nei reparti anche per le restrizioni anti-Covid. I protocolli andrebbero rivisti“. Ha sconvolto l’Italia il caso del neonato morto soffocato nella notte tra il 7 e l’8 gennaio sul quale decesso la Procura di Roma ha aperto un’inchiesta, a chiarire le cause della morte sarà l’esito dell’autopsia già disposta.

Il neonato sarebbe morto durante l’allattamento in braccio alla madre che, sfinita dalle ore di travaglio, pare si sia addormentata nel mentre. Le domande sulla tragica notizia sono varie ma quelle che ricorrono sono: “Era davvero così necessario lasciare il figlio alla madre subito dopo il parto (nonostante lei stessa avesse chiesto di portarlo al nido)?” e “Dov’erano tutti?”

Le parole del papà del neonato

Domande che tormentano anche lo stesso 36enne abruzzese, padre del neonato. “Le si erano rotte le acque alle 4 della notte, ha poi trascorso 17 ore in travaglio prima di partorire. Era sfinita, ma le hanno subito portato il piccolo per l’allattamento e hanno anche preteso che gli cambiasse il pannolino da sola. Ma lei non si reggeva in piedi“. Stremata dalle ore di travaglio pare che la donna, consapevole della sua condizione fisica, avesse chiesto agli infermieri di portare il bimbo al nido. “Ha chiesto più volte che nostro figlio fosse portato al nido per poter riposare qualche ora, ma il personale dell’ospedale ha sempre detto di no” spiega il marito.

“Non si reggeva in piedi” 

Partorire è già di per se un’azione che pone il fisico in una condizione di stanchezza, immaginiamo se a quest’operazione ci si aggiungono 17 ore di travaglio. La Procura ha quindi aperto un fascicolo per omicidio colposo, una delle accuse più gravi ricadrebbe sul personale di turno che pare aver abbandonato la mamma ed il piccolo. “Non è giusto che le donne siano lasciate sole nei reparti dopo il parto” dice il padre difendendo la moglie ed in generale tutte le neo-mamma.

“La cosa che non ci dà pace è che poteva accadere a chiunque, ed è successo a noi. Nulla ci potrà ridare il nostro bambino, ma non vogliamo che altri genitori vivano il nostro stesso incubo” continua poi. Nel frattempo il direttore sanitario del Pertini dice di aver fornito agli inquirenti “tutto ciò che era a nostra disposizione per fare piena luce sull’accaduto”.