Una sera di novembre alcuni esponenti di vertice del clan Amato-Pagano sarebbero andati in via Falcone a Marano per pestare un uomo. Per questo episodio sono stati indagati Carlo Calzone, Antonio Pompilio detto ‘o cafone, Maurizio Errichielli e l’estorsore Vincenzo Mangiapili alias Enzuccio Tempesta.
Secondo l’ordinanza di custodia cautelare, firmata dal gip del Tribunale di Napoli, nel 2022 la vittima sarebbe stata colpita con schiaffi, calci e pugni, inoltre, Mangiapili avrebbe puntato la pistola contro le persone presenti: “Non vi muovete che vi scamazziamo … non venite nessuno che vi scamazziamo”. Calzone sarebbe rimasto in auto per essere pronto alla fuga.
“Quando passano i ragazzi di Mugnano…”
In seguito Errichelli avrebbe insultato l’uomo in fuga mentre Mangiapili e Pompilio avrebbero minacciati i ragazzi presenti, tanto che Enzuccio Tempesta avrebbe detto: “Non dobbiamo spiegare niente a nessuno chi siamo .. hai capito … quando passano i ragazzi di Mugnano”.
Come hanno ricostruito i carabinieri della Compagnia di Marano, il primo ad aggredire sarebbe stato Errichelli, seguito da Pompilio e Mangiapili. Ad un tratto i tre avrebbero lanciato la vittima da una balaustra situata vicino ad una attività commerciale, infine, la squadra di picchiatori si sarebbe anche impossessata del telefono dell’uomo.
Dunque i militari hanno ipotizzato la rapina impropria aggravata dal numero di persone e dal metodo camorristico che si ravviserebbe nelle modalità della condotta posta in essere in presenza di una folla di ragazzi ai quali sarebbe stato impedito di intervenire, evocando la forza di un clan con la frase: “Quando passano i ragazzi di Mugnano”.
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